Impianto Biomasse a Capaccio: il «no» secco della Provincia
«Non si deve e non si può». Il delegato della Provincia di Salerno Antonio Fasolino preannuncia il voto contrario al progetto di costruzione di un impianto a biomasse per la produzione di energia elettrica in località Sorvella a Capaccio. Domani, 6 giugno in occasione della conferenza di servizi per l’acquisizione dei pareri definitivi, che si terrà a Napoli, presso la sede della Regione Campania, l’Amministrazione provinciale ribadirà con forza la sua posizione contraria motivandola in modo dettagliato ed approfondito. Tale posizione è stata concordata con parte dell’amministrazione comunale che oggi ha tenuto un incontro tecnico in Provincia
2 Commenti
Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.
I commenti di questo blog non sono moderati nella fase di inserimento, ma Salernonotizie si riserva la facoltà di cancellare immediatamente contenuti illegali, offensivi, pornografici, osceni, diffamatori o discriminanti. Per la rimozione immediata di commenti non adeguati contattare la redazione 360935513 – salernonotizie@gmail.com
Salernonotizie.it non e’ in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità. Salernonotizie.it si riserva la possibilità di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l’ora e indirizzo IP del computer da cui vengono inseriti i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Salernonotizie.it non è responsabile del contenuto dei commenti agli articoli inseriti dagli utenti. Gli utenti inviando il loro commento accettano in pieno tutte le note di questo documento e dichiarano altresì di aver preso visione e accettato le Policy sulla Privacy.
Le vorrei proprio sentire queste motivazioni “dettagliate e approfondite”.
In ogni caso Provincia e Comuni locali perdono la possibiltà di convogliare nell’impianto:
-organico cittadino differenziato
– scarti di lavorazioni agricole (foglie, rami ecc.)
– letame (quante bufale ci sono?)
per poi produrre gas metano con cui scaldare (scuole, piscine, palestre ecc..) e creare elettricità.
Lo scarto di lavorazione è concime per le coltivazioni della piana del Sele.
Ma devono essere proprio dettagliate e approfondite…
il servizio oltre a dire che gli enti si oppongono dovrebbe anche dire il perchè, potrebbe anche essere giusta l’opposizione ,
più che un servizio giornalistico a me sembra la copia di una velina di un addetto stampa
buon lavoro