Era ossessionato da lei, accecato dal senso di possesso e aveva un modo tutto suo per minacciare la sua ex. Scriveva frasi che solo apparentemente erano d’amore e poi le ‘postava’ sui social e in particolare su Instagram dove poi “taggava” la compagna così che il messaggio comparisse anche sulla sua pagina.
Stesse frasi pesanti – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – si possono leggere anche sul profilo Facebook di Alfredo Erra. E lo ha fatto fino alla fine, poche ore prima di ucciderla. Erra, 40 anni, imprenditore agricolo, che ha sparato contro l’ex fidanzata Anna Borsa nel negozio di parrucchiere dove la trentenne lavorava a Pontecagnano Fainano, scriveva:
“Perchè, perchè… è così atroce che non si può spiegare. Sognavamo una famiglia, ma alla fine mi hai tolto la vita“. Alle frasi di dolore si affiancano quelle di minaccia. Minacce postate fino a poche ore prima dell’omicidio. Alfredo era accecato. E soprattutto non riusciva a metabolizzare il fatto che la sua Anna si stava avvicinando a qualcun altro.
Che facc e scem!!!!!
Potreste aggiungere all’articolo che i messaggi di minaccia e offese, ricevevano anche dei like , (ieri sul profilo del mostro si poteva verificare oggi non so se li hanno tolti) forse questo i dovrebbe aiutare a capire che queste situazioni non vanno prese con leggerezza, ogni persona che ha messo like , ogni persona che spettegolava su di lei e lo fomentava , anzichè aiutarlo a ragionare , ogni uno di questi ha una goccia del sangue di Anna sulle mani. Impariamo a riflettere prima di agire.