Sottolineando, con forza e convinzione, che mai è stato posto in discussione il rispetto di quei principi di legalità che sono fondamento dello Stato Democratico di diritto. Ma, con altrettanta chiarezza di intenti, chiedendo una serena riflessione del sopruso subito dai cittadini della Regione Campania, bando, a forme di sciacallaggio e false notizie fatte circolare in questi giorni solo ed esclusivamente a danno di tutti noi, per sola e gratuita pubblicità, il tempo è tiranno, e gioca a favore degli sciacalli, ed è ora che si porti a termine quanto da oltre due anni giace in Consiglio Regionale che per bieche interne o per accaparramento di poltrone e/o di incarichi non si porti a compimento la Legge Regionale messa all’odg ad ogni seduta del Consiglio Regionale, e guarda caso, ogni qualvolta si arriva al punto del dibattito succede sempre ed inevitabilmente viene a mancare il numero legale, e non servono i commenti, ormai c’è bisogno di fatti e di certezze.
Siamo invece al cospetto di una ben diversa realtà, c’è bisogno di composti e di fare alcune fondamentali considerazioni: Il tipo di violazione commesso è quello, ricorrente nella totalità dei casi di tali interventi, definito “abuso di necessità”. Tali eventi suscita un diffuso sentimento di solidarietà e coinvolge persone di tutte le età e di appartenenze politiche, e di tutte le categorie sociali al quale non rimane insensibile l’Autorità Religiosa.
Rispetto ad ogni forma di abuso, non vi è stato mai alcun tipo di apertura o disponibilità, ciò però non significa ignorare il problema o, peggio ancora, tacere davanti all’ ipocrita tentativo di scaricare su altri il peso delle responsabilità da più parti provenienti.
Troppo spesso queste ultime sono finite sulle fragili spalle dei più deboli, ingannati e conquistati da ciarlatani e speculatori che fanno delle altrui necessità e dell’opportunismo senza scrupoli e senza regole una scelta di vita, ma pronti a dissolversi quando le condizioni cambiano, dopo aver tratto enormi benefici da tutto ciò che è degrado e disperazione e, soprattutto, rimanendo praticamente ignoti ed impuniti.
Ebbene, di fronte ad un problema di ormai più che vaste proporzioni, rispetto al quale nella sola Regione Campania sarebbero previsti circa 72.000 abbattimenti, vorremmo trasformare questo evento drammatico in una opportunità per ristabilire principi di giustizia ed equità che sono frutto di quell’equilibrio tra i diversi poteri dello Stato piuttosto che alimentare un conflitto, non solo di competenze, ma che rischia di sfociare in uno scontro tra chi ha il dovere di far rispettare la Legge e chi, con esasperazione e disperazione, ritiene di dover tutelare un proprio, fondamentale, diritto: quello di avere una casa.
Questi i motivi che danno esattamente l’idea di quanto questo problema abbia ormai raggiunto livelli di iniquità inammissibili per una moderna sovranità popolare, e son queste le ragioni per le quali si invoca il Suo autorevole intervento, al prossimo consiglio Regionale, di far mettere da parte le discrasie di ogni appartenenza politica, e porre fine a questo empio patimento di tante umili famiglie.
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