Il governo russo ha approvato oggi una lista di «Paesi ostili», per aver applicato o per essersi uniti a sanzioni contro Mosca nella quale compare anche l’Italia in quanto Paese europeo. Lo ha riferito la Tass. La lista comprende infatti tra gli altri gli Usa, i Paesi Ue, la Gran Bretagna, il Giappone, la Corea del Sud, l’Australia, la Nuova Zelanda, la Svizzera oltre che ovviamente la stessa Ucraina.
Secondo il decreto, lo Stato, le imprese e i cittadini russi che abbiano debiti nei confronti di creditori stranieri appartenenti a questa lista potranno pagarli in rubli. Il provvedimento riguarda anche i creditori stranieri di obbligazioni in valuta con rubli per evitare che scatti su di essi il default.
Opzione che però, come ricorda Bloomberg, non è prevista nella maggioranza dei contratti che regolano questi titoli. Secondo le misure prese ieri dal governo di Mosca i creditori di paesi che hanno adottato attività ostili contro il paese saranno pagati con i rubli al tasso ufficiale della Banca Centrale.
I fondi saranno depositati, a richiesta, in un conto speciale presso un istituto di credito russo visto che le clearing house Euroclear e Clearstream, tradizionale canale per pagare gli obbligazionisti, hanno bloccato i pagamenti in rubli e lo stesso governo russo ha imposto un controllo di capitali.
Volevate mammole?
Ce ne faremo un ragione
Cominciamo a seminare grano, mais, patate ecc.
Ci saranno tempi duri
X Gino Di Tacchio: ma chi pensi di essere, tu sei senza ragione… Vorresti competere con la Russia, sei pazzo?