Presente all’incontro anche il direttore provinciale Domenico Serlenga. Emergono serie preoccupazioni per un settore, quello del latte vaccino, che oggi paga in maniera gravissima il problema dell’aggravio dei costi delle materie prime, in particolar modo dei concimi e dei carburanti agricoli, dei mangimi e dell’energia.
Tali aumenti si abbattono come una scure sui redditi degli allevatori che ancora oggi spuntano un prezzo medio di circa 47 centesimi al litro che in precedenza non consentiva la giusta remunerazione dell’imprenditore ma che oggi che non paga nemmeno i costi di produzione. Eppure i nostri allevamenti rappresentano delle eccellenze che
garantiscono la produzione di latte di “alta qualità” sia destinato al consumo fresco sia alla trasformazione in latticini di pregio.
Latticini che spesso devono concorrere con un mercato low cost che al consumatore
finale propone spesso prodotto di scarsa qualità deprimendo quella cultura del “buon cibo” che è una delle principali ricchezze della cultura italiana. Stanchi della situazione ed ignorati dalle istituzioni i produttori sono fermamente convinti che, in mancanza di provvedimenti per il contenimento dei costi di produzione e, soprattutto, di un adeguamento del prezzo del latte, la filiera produttiva è inesorabilmente destinata a
scomparire.
Tutto ciò a favore di produzioni extraterritoriali e spesso extranazionali che non garantiscono gli standard minimi di qualità e di sicurezza alimentare. Occorre quindi una immediato coinvolgimento delle istituzioni, e in primo luogo della regione Campania, affinché si promuovano incontri tra produttori ed acquirenti per un immediato riconoscimento di un adeguato aumento del prezzo del latte. Tra i principali acquirenti del prodotto spicca la Centrale del latte di Salerno che sulla tipicità e sulla qualità delle produzioni locali fonda gran parte delle proprie strategie commerciali di vendita.
La CIA-Agricoltori Italiani di Salerno chiede inoltre che la Regione Campania dia immediata attuazione alla legge Regionale 2 marzo 2020, n. 3 sulla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti della filiera agroalimentare ed ittica in Campania. Solo così si potrà certificare qualità e provenienza delle produzioni tipiche locali garantendo al consumatore la trasparenza e l’informazione sui prodotti nostrani e consentendogli di scegliere di cosa alimentarsi.
La CIA di Salerno propone, infine, alle organizzazioni professionali più significative a livello provinciale di avviare un’azione congiunta in favore dei produttori di latte vaccino al fine per definire modalità condivise di azioni di tutela della categoria.
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