Continuano i disagi per migliaia di residenti di Marano comune in provincia di Napoli sciolto per camorra dopo il furto di materiali in uno dei quattro impianti che servono la città. I ladri si sono introdotti diverse notti fa nell’impianto di via San Rocco, di proprietà comunale, portando via cavi da rivendere sul mercato clandestino del rame e una pompa di sollevamento idrico come racconta il Mattino e Terranostra.
Per il ripristino dell’impianto saccheggiato occorreranno alcuni giorni di lavoro. Solo stamane infatti sono stati affidati i lavori per effettuare gli interventi necessari che dureranno diversi giorni.
“Molti cittadini sono oramai in grande difficoltà non avendo acqua da giorni e hanno bambini piccoli, anziani, disabili o malati in casa. Tra l’altro ci segnalano sensibili aumenti dei costi dell’acqua venduta privatamente e nei supermercati. Una speculazione inaccettabile che abbiamo segnalato alle autorità competenti. La situazione è insostenibile”.
“Oltre alle 2 autobotti della Protezione Civile regionale è stata attivata una terza autobotte di un’associazione di volontari per una fornitura complessiva giornaliera di 37mila litri. Troviamo inaccettabile la gestione lenta e poco efficace dei commissari prefettizi che reggono il comune. Sono stati ad oggi poco attenti alle istanze della popolazione e lentissimi nell’intervenire”.
“Motivo per cui abbiamo chiesto al Prefetto di prendere in mano la situazione per coordinare gli interventi che non possono essere eseguiti con lungaggini burocratiche allucinanti. Questa vicenda purtroppo è l’ennesimo effetto della deriva criminale che viviamo sul nostro territorio che sta creando in alcune zone ad altissima densità camorrista una situazione invivibile” dichiarano il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e quello dei Moderati Pasquale Di Fenza.
Commenta