L’esecutivo italiano è riuscito a mettere insieme le risorse economiche necessarie per prorogare il taglio delle accise di 10 giorni ulteriori. Varata verso la fine di marzo, la manovra mira ad alleviare l’impatto del caro carburanti sui bilanci delle famiglie. “Voglio ricordare che oggi con un decreto ministeriale firmato da me e dal ministro Cingolani abbiamo esteso di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi dell’accisa su carburante e gasolio”, ha comunicato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, durante l’incontro coi giornalisti successivo al Cdm che ha approvato il Documento di Economia e Finanza per il 2022.
L’aiuto fornito dal governo è stato reso possibile mediante i maggiori proventi Iva associati al rincaro dei prezzi dei carburanti delle ultime settimane. Difatti, Franco ha sottolineato come la proroga sia stata disposta “utilizzando il sovra-gettito Iva come consentito dalla normativa”. Di conseguenza, “l’abbattimento dell’accisa viene esteso da oggi fino al 2 maggio“.
I termini del contributo
Così trova conferma quanto preannunciato dal primo ministro Mario Draghi alla fine del mese scorso. L’ex numero uno della Banca Centrale Europea aveva indicato l’opportunità di una proroga della misura vigente; inizialmente prevista fino al 22 aprile, vale a dire 30 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di riferimento.
Nello specifico, il testo recitava: “In considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante sono rideterminate in 478,4 euro per mille litri per la benzina (dai precedenti 728,4 euro) e in 367,4 euro per il diesel (617,4 euro)”. Pertanto, il provvedimento ha condotto a un taglio delle accise di 25 centesimi al litro per i due carburanti maggiormente utilizzati in Italia e, in concomitanza, a un calo dei prezzi, sotto la soglia dei 2 euro.
Fonte: mondo-motori.it
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