Colombe comprate in Costiera con carte di credito clonate, due denuciati

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I Carabinieri della Compagnia di Amalfi, con l’ausilio di militari della Tenenza di Ercolano, hanno denunciato due persone di origini partenopee per i reati di truffa, riciclaggio e possesso di documenti falsi. L’operazione, condotta lo scorso giovedì, è frutto di una denuncia sporta, a Roma, dalla proprietaria di una carta di credito usata, in maniera fraudolenta, per acquistare colombe pasquali per oltre mille euro presso una nota pasticceria artigianale della Costiera.

Immediatamente sono scattate le indagini che hanno subito messo in risalto alcuni ordini, aventi lo stesso indirizzo di destinazione, nel comune di Ercolano, ma pagati con carte di credito intestate a persone residenti al centro-nordItalia. I Carabinieri, seguendo il corriere, durante le consegne, sono giunti nei pressi dell’obiettivo individuato e dopo un attento servizio di osservazione, sono intervenuti durante lo scarico dei prodotti dolciari, presso l’abitazione degli acquirenti.

E’ stata eseguita la perquisizione personale e domiciliare dei soggetti presenti, entrambi gravati da numerosi precedenti di polizia. Nella casa è stato possibile scovare una vera e propria base operativa utilizzata per porre in essere le truffe, con ben due computer, una quindicina di cellulari di vario tipo, oltre 80 ricevute di ricariche telefoniche già effettuate ed alcune carte di credito.

Il modus operandi dei malfattori è semplice: per telefono, con artifizi e raggiri, acquisiscono i dati sensibili delle carte di credito delle loro vittime, dopo di che le usano per acquistare i prodotti di loro interesse, in questo caso colombe pasquali “griffate”, ed infine, una volta ricevuto l’ordine, immettono sui mercati illegali queste
prelibatezze di qualità a prezzi nettamente inferiori.

Ad incastrare i rei è stato anche l’aver trovato nella Casa alcuni dolci che, da un’analisi del codice di tracciamento, facevano parte di un lotto già consegnato e per cui vi era stata la denuncia di clonazione della carta che ha dato il via al l’indagine. Come se non bastasse, in possesso di uno dei due soggetti è stata trovata una patente contraffatta. Vista la situazione.

Tutto il materiale informatico è stato sottoposto a sequestro penale per altri accertamenti volti ad individuare ulteriori truffe già compiute. Tutta la “refurtiva” invece è stata restituita alla pasticceria vittima del raggiro. Gli atti redatti infine sono stati inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Napoli.

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