A rinvenire il ticket fasullo, presso la stazione del Metropark, è stato uno dei verificatori dell’azienda regionale di TPL. L’addetto si è reso subito conto dell’alterazione del biglietto. I furbetti hanno contraffatto la parte contenente il codice a barre e la banda magnetica, incollandola su di un tagliando già utilizzato in precedenza. Evidentemente all’atto della validazione, l’obliteratrice ha rifiutato il timbro del ticket, che è stato poi lasciato sul bus.
A Napoli il personale incaricato ai controlli, dopo aver rinvenuto il biglietto e scoperto la falsificazione, ha allertato immediatamente gli agenti della PolFer, consegnando loro il tagliando manomesso. Nelle prossime ore l’azienda regionale di trasporto presenterà formale denuncia.
«Da mesi siamo oggetto di continui e ripetuti atti vandalici e delinquenziali ai danni del personale e dell’azienda. Prima le pietre lanciate dal cavalcavia, poi le aggressioni agli autisti, uno preso a pugni e l’altro minacciato con un coltello. Ora i biglietti falsi. Una situazione che diventa insostenibile».
È quanto dichiarato dall’Amministratore Unico del gruppo Air, Anthony Acconcia, che sull’episodio di ieri ha aggiunto: «I due anni di emergenza sanitaria hanno fatto registrare, a fronte di uno sforzo enorme per l’aumento dei servizi, un calo della vendita dei biglietti. Complici i “furbetti”, che consapevoli dell’assenza di controlli ne hanno approfittato. Nel momento della ripresa si fa peggio, falsificando i tagliandi. Siamo un’azienda pubblica, non dei missionari. Spero che le autorità competenti facciano luce sull’accaduto. Nel frattempo i controlli dei verificatori saranno ancora più serrati».
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