Arriva a Salerno la prima panchina smart. La nuova seduta intelligente sarà concessa in comodato d’uso gratuito alla Stazione Marittima dalla Vinto Commerce, una start-up innovativa impegnata nello sviluppo e ricerca di prodotti e servizi tecnologici che sfruttano i principi dell’ Internet of Things in chiave eco-sostenibile.
L’inaugurazione, alla presenza del sindaco Vincenzo Napoli, si terrà giovedì 21 aprile, alle ore 17, presso gli spazi dell’opera realizzata da Zaha Hadid. La panchina permetterà di fruire di alcuni importanti servizi: ricaricare smartphone e dispositivi elettronici, monopattini e piccoli elettrodomestici, attraverso delle basi di ricarica ad induzione e porte USB, dando la possibilità di accedere alla connettività tramite hotspot in Wi-Fi.
Questo contribuirà a migliorare l’accoglienza turistica per crocieristi e diportisti. La parte sottostante la seduta gode di un’illuminazione che potrà anche essere modificata, di volta in volta, per sottolineare, con un particolare colore, una data da ricordare.
La scelta del 21 non è casuale: il giorno successivo, infatti, si celebra l’Earth Day, la più grande manifestazione ambientale del pianeta per riflettere sui temi della sostenibilità, dello sviluppo e del rispetto della natura. Caratteristiche, queste, fondamentali per fare di Salerno una smart city, partendo proprio dall’introduzione di elementi di arredo urbano intelligente ed ecologico.
La panchina è infatti dotata di celle fotovoltaiche integrate per alimentare le sue funzioni grazie all’energia solare. Nel corso della presentazione, saranno esposti temporaneamente anche altri prodotti realizzati dalla Vinto Commerce, come il prototipo di un innovativo bidone compattatore in grado di inviare notifiche alla società incaricata alla raccolta dei rifiuti, un palo di design a energia solare ed un proiettore oleografico che offrirà un esempio di come innovare, sempre in chiave green, la pubblicità su strada.
La società è presente con progetti in vari settori, quali l’illuminotecnica (Vinto Lighting), agroalimentare made-in-Italy (Vinto Grocery), arredo urbano smart (Vinto Urban) e produzione di capi di abbigliamento ed accessori derivanti da fibre vegetali (Vinto Clothing).
Il segmento aziendale Vinto Urban è strettamente legato allo sviluppo delle città smart del futuro, contribuendo alla modernizzazione dei tessuti urbanistici in ambito pubblico e privato. L’elemento di congiunzione di tutti i prodotti è la eco-sostenibilità.
“Particolarmente in questa fase storica, in cui si discute di transizione ecologica e l’attenzione è fortemente focalizzata sulle tematiche ambientali, credo sia indispensabile ripensare alle città ed agli strumenti di cui sono dotate, per renderle sempre più vivibili e sostenibili – spiega Vincenzo Tozzi, amministratore unico della società – Anche per questo abbiamo deciso di coinvolgere, nell’iniziativa del 21, l’associazione culturale Log Out, in prima linea sul fronte della progettazione finalizzata al riuso urbano. L’obiettivo è infatti quello di creare degli spazi smart nelle aree più degradate della città per riqualificarle e rivitalizzarle”.
Vinto Commerce rappresenta un unicum nel panorama campano ed una delle poche realtà, su scala nazionale, che realizza arredi urbani intelligenti rigorosamente made-in-Italy. La società parteciperà anche al premio Best Practices di Confindustria con un prototipo che sarà reso noto nei prossimi giorni. Partner commerciale dell’evento sarà il gruppo energetico Sev Iren. Al termine dell’inaugurazione è previsto un rinfresco.
Che spreco. Due giorni e qualcuno la rompe.
Il tetto della stazione marittima sta hia perdendo i primi tasselli di copertura, i vetri sono luridi, la funzionalità, imbarco sbarco è inesistente, un bar per pochi menati, sempre con sta storia di architettura d’avanguardia, adesso per una panchina, poteva il comune invitare Urdula von der Leiden…..così potevamo conquistare le prime pagine di squallidi giornali, di cui la città miseramente di nutre.
Come siamo nemmeno provinciali, rientriamo nel ridicolo, a pocge decine fi metri, erba alta dalla grande piazza sino sl nettuno, non abbiamo nemmeno le pecore da far pascolare…..ma la prossima volta….festeggiamo la scala per salire n’ gopp e’ scuoglie aropp a marunnell….sarà sicuramente una notizia di maggior richiamo.
Che fine e’ merd.
Mettessero mano alla stazione marittima degradata più che mai, piuttosto che recarsi in pompa magna per una bazzecola che altrove è già ordinaria amministrazione da tempo. Poi, a quale crocierista potrebbe servire la panchina, visto che le navi più grosse approdano tra i container al molo trapezio o molo 3 gennaio, mentre solo qualcuna piccola, che approda al prolungamento del Manfredi, trova i pullman pronti a caricare i crocieristi per il tour già organizzato: per la stazione marittima, nessuno ha l’esigenza di transitare!!
Complimenti a questi giovani imprenditori che daranno in comodato d’uso gratuito…questa panchina alla città di Salerno. Chi critica sopra forse non ha capito bene di cosa parla l’articolo addirittura c’è chi ha scomodato Urdula von der Leiden che credo sia la sorella chiancarella della presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen. Una cosa ha detto bene a Salerno ci sono molti provincialotti che guardano solo al prorpio orticello e pensano solo ai propri interessi personali…
Io avrei messo anche dei buchi con le eliche dentro per far girare una dinamo scorreggiocomandata, in modo da sostituire l’energia solare in caso di seduta.
E con recupero di gas derivanti dalla degradazione della pasta e fagioli, per ricaricare gli accendini.
Non censurate, data l’alta valenza politica del commento!!!
L’importante è fare fumo negli occhi, la panchina è importante, ma negli occhi c’è l’assenza di manutenzione della città, l’assenza dei vigili urbani per il controllo , una città sporca. Ormai questa città cammina come una nave abbandonata con il suo abbrivio.
Ursula ( scrivere con lo smart a volte è difficoltoso) sarebbe ben lieta di inaugurare simili cazzate, il provincialismo è decretato da chi si lascia incantare da cose che altrove , Wuppertal Lille, Alborg,città delle dimensioni della nostra sono cose di normale visibilità, ma loro hanno anche corsie preferenziali per i mezzi pubblici, noi invece abbiamo il record mondiale di quella piu’ corta, incrocio stazione a poco dopo le poste con diramazione piazza malta, una stazione marittima ove lo sbarco e imbarco di passeggeri con bagagli comporterebbe ore di movimentazione , ove se dovessero esserci operazioni di polizia e di dogana e fai miezz a via.
Provincialismo è anche avere la presunzione di essere allorquando non ci si compara con quanto, dovrebbe essere pressochè simile…ma alla fine è distante anni luce.
Come la visione sotto la mega piazza con gommoni e varchetelle, altrove ci facevi una spiaggia con avanti i frangiflutti …visto che gli yacht……se li porta gallozzi davanti all’arechi.
chi arriva da fuori….avrebbe preferito vedere il muro borbonico, almeno era una cosa pre l’epoca ben fatta.
Buongiorno, perché nn sottolineare che quella installata, in foto, si trova a Pontecagnano? Sono Salernitano ma ci tenevo a precisare…
Questa città è piena di veleno e molti di voi ne siete un esempio. l’articolo parla della panchina…punto.
vogliamo fare l’elenco delle cose che nn funzionano a salerno? sfondate una porta aperta, ma non è questo l’articolo per fare questo lavoro.
io da salernitano vi dico che il primo problema di salerno sono i salernitani…..incivili come pochi a salerno ci vorrebbe un netturbino in marcatura fissa a uomo su ogni abitante. I signori e le signore “per bene” del centro che lasciano merde di cane ad ogni angolo, caos tutti i giorni per auto perennemente in doppia e tripla fila, ecc ecc
Come vedi l’elenco è lungo….infinito.
Ma qui si commentava una panchina ad energia solare….tutto qua.
Ultima cosa per i chiancarellisti…quando scrivete di qualcuno o qualcosa informatevi bene….visto che volete fare i giornalisti d’assalto e di denuncia verificate le vostre informazioni, chiedete un confronto…oppure (alternativa) iat a faticà invece di vivere con i vostri possedimenti lasciati da famiglie speculatrici complici dello scempio effettuato in questa città dagli anni 60 in poi.
ultima cosa…vi anticipo….De Luca & family & company non piacciono nemmeno a me…quindi smettetela di vedere il mondo in bianco e nero.