Sono il bianco ed il nero i colori nel destino della Salernitana. Sono quelli dell’Udinese, squadra da sempre ostica della Serie A che i granata si trovano ad affrontare per la seconda volta in questo campionato a poco più di un mese di distanza dal match di andata: si perché il 20 aprile si è potuto finalmente disputare quel recupero di campionato contro i friulani tanto atteso e dentro il quale in molti hanno riposto le speranze di un sogno chiamato salvezza.
La Salernitana era reduce dalla vittoria, sempre in trasferta sul campo della Samp per 2-1, appena 5 giorni prima. Alla Dacia Arena bisognava vincere per alimentare una fiammella che si era accesa a “Marassi” e per non rendere vano il colpo da 3 punti. E lì, all’ultimo respiro, negli ultimi secondi di un recupero lungo, in contropiede Simone Verdi fece impazzire una città intera.
Oggi, 22 maggio, i calciatori in bianco e nero scenderanno sul prato dell’Arechi, in uno stadio vestito a festa e completamente colorato di granata. Sarà la “bombonera” argentina trapiantata a Salerno sotto gli occhi tutti gli sportivi che ammireranno uno spettacolo unico.
E’ l’ultima di campionato, è l’ultima curva al termine di una rincorsa fatta tutto d’un fiato che ha entusiasmato ed appassionato gran parte dei tifosi d’Italia. E’ l’ultimo sforzo, iniziato a Genova, continuato ad Udine e cavalcato in seguito. Ora si scende in campo, si alzi il sipario e si completi l’opera.
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