Alla nostra richiesta di informazioni inviata alla Direzione Generale della Programmazione e delle Politiche per il Turismo non abbiamo ancora ricevuto risposta.
“Nel corso di un incontro svoltosi nella città di Barletta pochi giorni fa – dichiara la presidente di F.A.R.E. Delia Di Maio – alla domanda diretta posta dal Presidente di una delle Associazioni nostra confederata, il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha risposto dichiarando che la graduatoria è stata bloccata dietro sua richiesta”.
Le parole del Ministro ci lasciano attoniti e perplessi: “Con i 5 milioni di euro si fa fuori tutta la lista, con le risorse disponibili c’era o ridurre e dare poco a tutti oppure dare solo ai primi arrivati col click. Allora ho detto: fermatevi, troviamo gli altri 3 e diamo tutto a tutti”.
“L’avviso di dicembre con cui veniva istituito l’indennizzo era di 5 milioni di euro e prevedeva un contributo di 2.000 euro a struttura – continua la Presidente Di Maio – ed era subito chiaro che solo 2.500 gestori avrebbero potuto inoltrare la richiesta. A questo punto la domanda nasce spontanea: i 3 milioni di euro citati dal Ministro si aggiungono ai 5 milioni stanziati a dicembre oppure servono per raggiungere il tetto già previsto dei 5 milioni?”.
“Resta quindi da capire cosa succederà nei prossimi mesi: il bando sarà riaperto? Chi ha già inoltrato correttamente la richiesta dovrà inviarla nuovamente? Il contributo resterà comunque di 2.000 euro come previsto dall’Avviso di dicembre? In poche parole: questo avviso è ancora valido o è stato tutto un bluff?”
“F.A.R.E. continuerà a monitorare gli sviluppi della vicenda – conclude Di Maio – auspicando che questi 3 milioni di euro siano aggiunti ai 5 già stanziati affinché si possa ristorare un numero maggiore di gestori di B&B non imprenditoriali e sottolineando che sono ancora molte le categorie della ricettività extralberghiera a conduzione familiare completamente escluse da qualsiasi forma di indennizzo”.
Ma io mi chiedo perché qualsiasi lavoratore in proprio se supera i 5000 € annui deve aprire partita iva e questi possono gestire B&B “non imprenditoriali” e secondo voi non li superano i 5000 €? Senza parlare dell’assurdità della legge che permette loro di fittare (in Campania) fino a 4 camere purché siano residenti nello stesso appartamento. E chi ha 4 camere libere con relativi servizi a casa sua? Mah. Saranno per forza residenze false!!!
Ecco i requisiti per i B&B occasionali:
Affitto occasionale e non massivo delle stanze;
Essere titolare di altre attività con redditi (lavoro dipendente, attività professionale, etc.);
Destinazione dell’immobile principalmente alle esigenze abitative del titolare o dei suoi familiari;
Utilizzo dei familiari per erogare servizi agli ospiti (rifacimento stanze, pulizia colazioni, etc.);
Nessuna o minima offerta di servizi aggiuntivi;
Nessuna o minima pubblicità periodica e ricorrente
Beh, se conoscete qualche B&B non imprenditoriale sapete bene che tutti i punti (tranne il secondo ) sono disattesi!!!