La suite EPTA è composta da un ciclo di sette movimenti, scanditi da sette interventi di voci registrate che recitano frammenti di varia derivazione ispirati al numero sette, al suo fascino nella tradizione poetica, mitologica, biblica e nella matematica antica e contemporanea: dalla geometria platonica dell’ettagono ai Sette contro Tebe di Eschilo, dal problema del papiro di Rhind alla danza dei sette veli narrata da Oscar Wilde; dal Settimo sigillo di Bergman, ai sette atti della vita di Shakespeare, per arrivare infine alle Sette paia di scarpe di Carducci. Ognuno dei sette brani ha uno strumento principale che dialoga con gli altri sei.
Piovani, in quest’opera biografica, si diverte a unire suoni, spezzare simmetrie, mescolare motivi arabeggianti a veri e propri richiami alla musica del primo novecento e alle grandi colonne sonore di quarant’anni di musica. Sul palco, ad accompagnare il musicista al pianoforte, ci saranno i Solisti dell’Orchestra Aracoeli: Alessio Mancini al flauto, Luca Velotti al sassofono/clarinetto, Fabio Ceccarelli alla fisarmonica/ tastiere, Eszter Nagypal al violoncello, Andrea Avena al contrabbasso e Ivan Gambini alle percussioni/batteria. In questo viaggio alla scoperta del numero sette, le composizioni musicali si alterneranno con le voci fuoricampo di Piergiorgio Odifreddi, Omero Antonutti, Ascanio Celestini, Mariano Rigillo, Gigi Proietti e Vincenzo Cerami.
“Epta è un’opera a cui pensavo da tempo, un progetto per me talmente impegnativo, anche dal punto di vista emotivo, che lo rimandavo di anno in anno, di mese in mese. Ho incontrato due anni fa il professor Odifreddi a Crotone, al premio Pitagora, e a quell’incontro sono seguiti scambi di lettere e piacevoli chiacchierate, in un clima per me di amichevole soggezione, che mi hanno dato il coraggio di mettere la matita sui pentagrammi…. La seduzione del numero sette ha per me è qualcosa di indefinibile, ma poco legata alle superstizioni cabalistiche o esoteriche o paramistiche con le quali ho poca frequentazione e confidenza. Il sentimento dominante di questa piccola suite nasce dalle peculiarità strettamente matematiche del numero sette, coniugate con la avvincente maestà delle sette porte di Tebe. In questa composizione non c’è molto ordine logico, e men che mai filologico. Non c’è disciplina metodica nei testi – che in realtà fungono da sottotesti al testo musicale. C’è semmai la ricerca-desiderio di mettere in ordine, sul pentagramma, una passione caotica e senza soluzione, come certi problemi matematici; c’è la voglia di dare suono a quel patema febbrile che spunta ogni volta che cerco di guardare più in là di quello che ci è dato di vedere e di capire – almeno per ora – come nella favola di Sant’Agostino in riva al mare. Epta è insomma, nonostante le apparenze, un’opera autobiografica” cit. Nicola Piovani
SCHEDA INFORMATIVA
Musica: Nicola Piovani
Flauto: Alessio Mancini
Sassofono / Clarinetto: Luca Velotti
Fisarmonica / Tastiere: Fabio Ceccarelli
Violoncello: Eszter Nagipal
Contrabbasso: Andrea Avena
Percussioni / Batteria: Ivan Gambini
Pianoforte: Nicola Piovani
Testi: Nicola Piovani
Voci registrate: Piergiorgio Odifreddi, Omero Antonutti, Ascanio Celestini, Mariano Rigillo, Vincenzo Cerami, Gigi Proietti
Consulenza ai testi: Piergiorgio Odifreddi
Consulenza al suono: Fabio Venturi
Impianto visivo: Maria Rossi
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