Inoltre la scadenza al 30 giugno 2022 dei contratti per gli oltre 700 dipendenti del comparto dei vari livelli, dai professionisti sanitari ai tecnici, passando per gli amministrativi, se come ha già fatto la ASL di Salerno impone di prorogare i contratti per tutti gli operatori interessati al 31 dicembre 2022, anche all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno poiché la Regione è totalmente disattenta sulla materia, deve aprire un confronto in tutte le aziende territoriali per favorire un processo di riorganizzazione della filiera sanitaria che ha mostrato tutti i suoi limiti nell’affrontare l’epidemia Covid, emergenza che sembrerebbe poter ripristinarsi nel breve periodo a causa delle innumerevoli varianti del virus.
Secondo il Segretario Provinciale CISL FP Salerno – Alfonso Della Porta – il fabbisogno di personale è evidente per l’ente salernitano che complessivamente necessita per il triennio 2020/2022 di circa 1411 di cui 643 per il personale del comparto dell’area sanitaria – infermieri, tecnici di radiologia e di laboratorio – e sociosanitaria – operatori socio sanitari – e pertanto è obbligo definire i processi di reclutamento all’interno del quale la stabilizzazione dei lavoratori precari è una obbligata necessità.
Il tutto ovviamente in un complessivo e complesso quadro generale di reclutamento di tutte le altre figure sanitarie, professionali, tecniche ed amministrative necessarie sia dell’area del comparto che della dirigenza tutta.
Domani in assembla decideremo le strategie da mettere in capo – concludono i responsabili della sanità salernitana per la CISL FP Antonacchio e Della Porta – è se necessario attiveremo azioni di lotta più incisive a sostegno della vertenza.
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