La genesi in biancazzurro; poi l’identificazione con il granata, prima – a differenza di quel che erroneamente ogni tanto si dice – che il Grande Toro diventasse leggenda nello schianto di Superga, forse semplicemente perché lavando quelle magliette finì per «scambiarsi» il colore.
Storia che si legge sui libri. Ormai con pochi testimoni superstiti. Le prime promozioni e in mezzo la Guerra; la scalata in serie A nel 1948; poi mille patemi. E tanta C, tra una parentesi in B e la conquista dello scudetto Berretti (rimasto sino a qualche anno fa unico trofeo nazionale in bacheca).
Poi Soglia, Aliberti, Lombardi e il duo Lotito – Mezzaroma che hanno messo in bacheca una supercoppa di seconda divisione e la Coppa Italia di Lega Pro di prima divisione.
Questa mattina striscioni di auguri in vari punti della città e messaggi su facebook e sugli altri social per la Salernitana e per ricordare una data che per tanti tifosi è sempre speciale da 95 anni a questa parte al di là dei traguardi raggiunti e dei trofei in bacheca.
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