Da visitare sicuramente la chiesa di Santa Maria delle Grazie che risale al XVI secolo (la chiesa di San Daniele Profeta risale alla seconda metà dell’XI secolo e la chiesa di San Nicola di Bari al 1458). All’interno vi sono tele, rappresentanti la vita di Gesù, dipinte nel 1989 dall’artista camerotano Rosalbo Bortone. All’interno sono presenti molte statue, tra cui quella della Santa Vergine Maria e quella del Santo Patrono San Vincenzo Ferreri. Da vedere poi il Castello mediovelale del quale oggi rimangono solo le mura di cinta con il fossato, le torri e i resti della cappella all’interno.
Durante il saccheggio del 1552 fu dato alle fiamme. Il castello, baronale prima e marchesale dal XVI secolo, dimora delle diverse famiglie feudatarie che si sono succedute. Durante i lavori di riqualificazione della piazza a cui si affaccia, sono state rinvenute camere con al loro interno delle ossa, le prime stime si attestano intorno al 1700, attualmente sono incorso gli scavi archeologici .
Nel rione San Vito, nella zona adiacente al seicentesco Convento dei Cappuccini con la chiesa di San Francesco, vi sono una serie di grotte a forma cubica risalenti presumibilmente al 700 d.C. Le varie grotte sono distribuite in circa 10-20 metri e sono apparentemente connesse fra di loro tramite piccoli tunnel di cui ancora non si conosce l’uso.
Infine c’è l’anfiteatro Kamaraton, in località Traforo sottostante il castello medioevale, che venne edificato nel 1997 ed è utilizzato per concerti e spettacoli teatrali. Unico nel suo genere forse in tutta Italia per via della sua peculiarità, ovvero il teatro è interamente costruito con fossili di selce.
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