Aveva appena iniziato l’ultimo chilometro di gara, Francesco Gioviale, il podista 47enne deceduto mentre correva il Trial dei Monti Ebolitani.
L’atleta dell’Isaura Valle dell’Irno – che nella vita di tutti i giorni era sia un informatico che un apprezzato medico – è stato ritrovato senza vita lungo un pendio del percorso.
Probabile che sia scivolato – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – mentre provava a recuperare terreno dagli avversari che lo precedevano per agguantare la zona premio. Gioviale, infatti, al momento dell’incidente era in sesta posizione e nel trial vengono premiati i primi cinque classificati.
Ma, al momento, non è possibile escludere nemmeno che la caduta possa essere stata provocata da un malore. Il magistrato di turno della Procura di Salerno, pertanto, ha disposto il sequestro della salma e l’autopsia per chiarire le cause del decesso. La salma è stata recuperata soltanto in mattinata, mentre l’allarme era stato lanciato nella serata di sabato.
Hai lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di chi ti ha conosciuto.
Eri avanti nello sport come nella vita, professionalmente e soprattutto umanamente.
Doti spesso celate dietro la tua umiltà, cosa ormai per pochi.
Non si può andar via così.
Ciao Cesco
Se il poveretto è morto per la caduta e quindi per lesioni da precipitazione è un conto. Gravissima sarebbe invece una morte causata da malore improvviso. Ancora una volta dovremmo interrogarci sulla efficacia e corretta esecuzione degli accertamenti e dei controlli periodici di natura cardiologica e cardiorespiratoria effettuati su atleti agonisti. Questi atleti andrebbero tutti inviati al centro medico sportivo dell’Acqua Acetosa: invece…