Se l’Usca chiuderà i battenti saranno i medici di base a dover garantire cure e prevenzione, cosa che in parte già fanno, con un aggravio consistente di lavoro. Qualcuno ipotizza tempi difficili anche perchè la curva del contagio continua a salire, in Campania, come a Salerno e provincia.
Ad oggi l’Usca di Salerno ha preso in carico, da novembre 2020, 6300 pazienti, effettuando circa 75000 tamponi, 2500 visite domiciliari e 650 prestazioni infermieristiche. Circa 200 i pazienti curati con terapia monoclonale e 150 con terapia antivirale.
Dubbioso sulla decisione di chiudere domani l’Usca il dottor Saggese Tozzi, referente per l’emergenza Covid dell’Asl di Salerno: “A mio giudizio serve tenere in piedi un presidio che ti permetta di gestire gli interventi nel momento in cui succede l’emergenza: con i numeri attuali no, noi abbiamo pochi numeri in questo momento. Però un qualcosa che possa continuare ad essere allertato quando c’è una situazione emergenziale deve sopravvivere”.
E a nui che c’ n fotttt
di sicuro c’e’ chi vorrebbe la pandemia in eterno con l’indotto che gira intorno,dalle farmacie per i tamponi,dall’usca,dalle case farmaceutiche per i vaccini,dagli operatori in straordinaro per vaccini ed accoglienza,dalla politica con le commesse inerenti al virus e alla logistica……ma credo che la gente si sia rotta di queste cose,chi grida sempre al lupo finisce per non essere piu creduto.
Le funzioni dell’USCA di Salerno devono essere obbligatoriamente assegnate al dott Saggese Tozzi e ai medici dei distretti sanitari dell’ASL Salerno in maniera che possano svolgere i loro compiti istituzionali da medici igienisti anche sotto il profilo clinico-assistenziale …. È possibile richiedere la consulenza infettivologica in caso di necessità….
le competenze dell’USCA di Salerno devono essere obbligatoriamente assegnate al dott Saggese Tozzi e ai medici dei distretti sanitari dell’ASL di Salerno in quanto igienisti . Spetta a costoro svolgere finalmente le attività professionali clinico-assistenziali proprie del loro stato giuridico….in caso di necessità richiedano la consulenza infettivologica a tutela della salute del paziente con SARS-COV-2. Gli oltre 94 mila casi di ieri , peraltro sottostimati , sono da attribuire all’insipienza del governo , delle regioni e delle ASL . Avrebbero dovuto – a seguito della pandemia virale – creare un’unità di infettivologia , indipendente dalla politica , per gestire l’ emergenza pandemica.