“Questa collezione è il tentativo di un resoconto di vita”, evidenzia, nella quarta pagina di copertina del libro, lo scrittore Diego De Silva. E, in effetti, “Pensieri Sparsi” raccoglie l’attività giornalistica che Enzo Todaro svolge da settant’anni, quasi sempre in prima linea, sul “campo di battaglia”, persino sotto scorta, come scrupoloso e coraggioso cronista. Soprattutto, di giudiziaria, che è stata la sua grande passione professionale.
Ma sfogliando il suo “album”, anche fotografico, di ricordi, emerge tutta una carrellata di personaggi – avvocati, magistrati, tutori dell’ordine, politici – che hanno segnato non solo la vita della provincia di Salerno ma anche del nostro Paese e che – come Gorbaciov, ad esempio – hanno contribuito a scrivere la storia del Mondo. Di ognuno di loro ha cercato di coglierne l’essenza, che spesso si cela dietro forti personalità.
Il libro è uno spaccato dei decenni più significativi delle attività criminali di organizzazioni di mafia, camorra, ma anche ‘ndrangheta e Sacra Corona, che l’autore descrive con particolari inediti e personali, frutto dell’esperienza diretta di chi di quegli eventi è stato anche testimone.
E dal suo osservatorio, l’autore ha sempre uno sguardo tenero verso i deboli e quei colleghi giornalisti che nei riguardi del potere hanno un atteggiamento meno ossequioso e più libero. In questa sorta di antologia della sua carriera, avendo spaziato un po’ in tutti i settori dell’informazione, Todaro trova lo spunto anche per inserire fatti e uomini di sport e di cosiddetta “bianca”. E nelle pagine conclusive del libro viene fuori anche la sua vena poetica, con una breve raccolta di versi.
“Ma per Todaro (lo sa bene chi lo conosce) – chiosa De Silva – questo resoconto sarà solo un’anteprima”.
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