Tutti sono in carcere – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – dal 30 giugno, dopo un blitz dei carabinieri e della Dda di Salerno.
Secondo la Procura, le 38 persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare (tra carcere e domiciliari) erano tutti appartenenti ad un clan camorristico e un’associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, facenti capo proprio a Stellato, ma per il gip vi era un uomo solo al comando, ovvero “Papacchione”, forte al punto da avere – dai suoi uomini di fiducia – una sorta di sudditanza, ragion per cui non potrebbero essere considerati degli associati al clan.
Questa mattina, dovrebbero tenersi invece gli interrogatori delle persone attualmente sottoposte alla misura degli arresti domiciliari.
Ancora a fare pubblicità a questa feccia umana ma perchè non buttate le chiavi e tutto si risolve.
Perdita di tempo queste persone non cambieranno mai anzi si vantano di come sono. Rinchiudeteli senza alcuna pietà.
Chiudeteli in isolamento e poi vi faccio vedere come parlano.
Sto signore lui il figlio Domenico la moglie Picardil’avvocato Candela e i suoi cugini Castellano Corsini sono tutti personaggi che doveno stare in carcere altro non sanno fare imbrogli minacce spari ma che vogliamo fare
Gli avvocati hanno una bella “parlantina” e adesso “l’avv. Candela” fa scena muta!
Tanto spavaldo, forte e potente e ooo f a scena muta? Capra! Allora sai fare il forte solo in clan e con le armi? E lo sapremmo fare tutto così… Vergognati tu e chi ti difende pure…
Un altra incomprensibile ed assurda facoltà del nostro sistema giudiziario, quello della facoltà di non rispondere