La fitta schiera di pini marittimi che ‘nascondevano’ la vecchia struttura sono stati abbattuti e adesso il mostro di cemento – visto non solo dalla costa – rappresenta in modo evidente un vero oltraggio alla bellezza e all’equilibrio di quei luoghi che ricadono anche in un’area vincolata dal Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni e in una zona dichiarata a rischio erosione.
Ciò avviene in un fazzoletto di terra dove Parmenide e Zenone fondarono la scuola eleatica”. Lo affermano in una nota i senatori Sandro Ruotolo e Loredana De Petris che annunciano : “Ne chiederemo conto in una interrogazione urgente ai Ministri della cultura e della transizione ecologica invitandoli a verificare come è potuto accadere che il Comune di Ascea, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno su richiesta della diocesi di Vallo della Lucania abbiano concesso tutte le autorizzazioni.
E inoltre chiederemo ai responsabili dei dicasteri il rispetto della ‘Legge Velia’, nata nel 2005 con la quale si vieta di realizzare qualsiasi opera edilizia e apportare modifiche all’assetto del territorio, per assicurare un adeguato decoro dell’area che circonda il parco archeologico”.
E no a questo…e no a quello…e no a quell’altro…siamo nella nazione del no a Tutto. È semplicemente vergognoso
Crescent2 “la vendetta”
Arrestate il parroco il Sindaco il dirigente dell’ufficio tecnico il progettista l’impresa è il proprietario del mostro, eppure nel tre millennio accadano queste cose dimenticavo la sovrindentente il presidente del parco è il comandante dei vigili urbani tutti in galera……………
Fategli fare la fine del Fuenti…ah no, c’è di mezzo la chiesa
No questo no …… questo va abbattuto senza si e senza no.
Provo vergogna …… neanche al terzo mondo si fanno speculazioni edilizie sotto un sito archeologico..
Io dico Si …. abbattiamolo e ripiantiamo i pini marittimi …… importante ripristinare la macchia mediterranea che si è divorato questo ECOMOSTRO.