“Ricordo, da bambino, che la Croce di San Liberatore illuminava la collina, era un riferimento anche topografico nel senso che orientava lo sguardo in una zona che rappresentava anche la nostra città – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Napoli – Da anni stiamo lavorando ad un’ipotesi di ripresa di questo simbolo che non è solamente religioso ma anche di identità per tutto il territorio del capoluogo di provincia e i comuni limitrofi”.
Il primo cittadino ha ribadito che l’installazione luminosa “intercetta le prerogative di tre comuni: Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare e Salerno e proprio dal nostro territorio la Croce si vede indistintamente”. L’installazione ricade su un territorio, di proprietà di Ferrovie dello Stato, favorevole al trekking e da lì si gode di una vista mozzafiato che affaccia sul golfo. “Esistono però delle problematiche nel merito: come è noto, infatti, la Croce di San Liberatore è installata su un territorio che appartiene a Ferrovie dello Stato, c’è un problema di stabilità dell’impianto e il gruppo ha più volte sollecitato l’attenzione su questa problematica”, ha spiegato ancora il sindaco Napoli che si è detto disponibile a lavorare con le amministrazioni dei comuni limitrofi per trovare una soluzione.
Fonte Le Cronache
SCUSATE, COM’E’ NOTO, LA CROCE DI CUI PARLATE, FU INSTALLATA CON DENARO DELL’IMPRENDITORE VINCENZO ADINOLFI, STORICA FAMIGLIA dei CINEMA in SALERNO.
Convinto della bontà della decisione di riaccendere la Croce di San Liberatore, mi meraviglio che dopo 8 anni di confronti fra gli Enti interessati ancora non si trovi una soluzione per far vedere nottetempo lo spettacolo della croce illuminata sul monte.
Potenza della burocrazia e del conflitto di interessi!!
Battaglia di 8 anni per acendere due lampadine su una croce.
8 anni ci rendiamo conto come siamo messi…poi è normale che ci vogliono almeno 70 anni per dimostrare che le pisano inquinano eccome…gousto per dirne una.
Sig. Sindaco con immensa sincerità lei è una vergogna d uomo, sempre pronto con belle parole ma fatti zero.
Noni nascondo dietro una tastiera sono pronto anche pubblicamente a esprimere la mia delusione e il mio disgusto.
Tutta l’Italia è nella morsa di pochi spreconi. Chi ha i soldi non li vuole dare se non per guadagnarne altrettanto, la crisi del governo, è l’Italia che non c’è non il nostro sindaco di Salerno che è una persona prima di tutto. Chi parla male ha la lingua avvelenata e dà colpe e giudizi insensati. Passando alla croce sono felicissimo, almeno d’estate si provveda. E’ un po tardino ma meglio che mai.