Un provvedimento emanato sulla base di una casistica piuttosto ricca, che riguarda soprattutto testimoni e parti dei processi penali, che si sono spesso presentati in queste torride settimane nelle aule d’udienza come se stessero andando in un lido balneare, con gli zoccoli, e riprendendo spesso con il cellulare ciò che avveniva in udienza.
Il provvedimento si rivolge ovviamente a tutti, anche agli avvocati; qualcuno, proprio tra i legali, non ha probabilmente digerito la decisione, ma la stragrande maggioranza degli avvocati è concorde. “Il provvedimento del presidente – prosegue Ardolino – non limita la libertà di nessuno, ma instilla il senso del rispetto che si deve avere quando si entra in un luogo così importante come il Tribunale. Chiunque, siano essi avvocati, imputati, consulenti, testimoni, quando entra nel palazzo del giustizia deve indossare vestiti decorosi: tutti a mio avviso dovrebbero venire in giacca e cravatta, e le donne in abiti dignitosi”.
“Assolutamente d’accordo” con il provvedimento anche il vice-presidente dell’ordine degli avvocati di Nola Arcangelo Urraro. “Si sono effettivamente verificati casi di persone presentatesi in tribunale con abbigliamento che ha generato imbarazzo; è giusto che si seguano norme di decoro, bene ha fatto il presidente, anche se il provvedimento riguarda soprattutto le parti e i consulenti” conclude Urraro. (ANSA).
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