A far precipitare ancora di più i consumi “estivi” specie al mare poi le continue perturbazioni agostane anche nella settimana cruciale del ferragosto in molte località marine. In sintesi registriamo come Fiba Campania un calo rispetto al 2021 ed al 2020 e una lieve flessione dei dati ritornati ai livelli pre Covid.
“ Tante le concause – spiega il Presidente Regionale di Fiba Confesercenti Campania Raffaele Esposito, precisando che – “tutto sommato è stata una estate “normale” che poteva regalare certamente più soddisfazione, da un lato molti italiani sono ritornati a viaggiare all’ Estero, anche il bonus vacanza non rifinanziato ha contratto la voglia di vacanza, aumentano i viaggi per periodi brevi, ma la cosa più evidente è la percezione e poi la certificazione della mancata capacità di spesa dei turisti italiani una mancata fiducia perché si tende a risparmiare spaventati dal carovita e dal caro bollette, non si rinuncia
alla gita al mare o al lago ma si tende a risparmiare”.
“Non possiamo condannare – aggiunge Esposito – la nostra utenza siamo solidali con queste famiglie non ricche che fanno troppi sacrifici per continuare a mandare avanti il proprio bilancio familiare. Siamo in una spirale negativa che va assolutamente invertita, speriamo che il prossimo Governo se ne renda davvero conto, così come alcuni territori si rendano finalmente conto che è assolutamente necessario lavorare implementando i flussi dall’Estero creando servizi e migliorando i concetto di ospitalità ed accoglienza”.
“Gli imprenditori balneari hanno davvero voglia di ripartire tra le infinite criticità dei rinnovi e degli adempimenti amministrativi, onerosi e ricchi solo di burocrazia, è giunto il momento” conclude il Presidente Esposito “di ridare certezza alle pmi e tra queste quelle del comparto balneare per la risorsa mare premiando chi lavora per la sostenibilità e le buone pratiche, garantendo loro lunghi periodi di tranquillità ed assistenza perché forse qualcuno
in questi anni lo avrà volutamente o meno dimenticato in questo modo migliaia di famiglie italiane avranno un reddito ed una attività di impresa per mandare avanti una economia ormai in forte criticità. Non c’è peggiore periodo storico per mettere mano a riforme assurde e che daranno vita a contenziosi lunghi e dannosi per tutti mentre le “crisi” incalzano”.
E su, e basta con questi eterni piagnistei.
Avete aumentato i prezzi a dismisura, lavorate pressoché col giorno, per avere uno scontrino spesso e volentieri bisogna pretendere…
E basta, e su…
Analisi molto pressapochista perché non dire la verità vera, l’Italia è un paese la cui economia è da tantissimi anni subordinata ad altri paese, l’unica economia del made Italy, sono poche e gestite male, quale il turismo auto mobili, moda, calzaturificio e il cibo, con la vera pecca mancanza di gas petrolio etc etc, venendo meno queste ultime compreso il grano il paese crolla, senza tenere conto del grande debito pubblico che durerà in eterno.
Con 4 soldi che pagano al demanio sono gli unici a non doversi lamentare.