Carlo Verdelli, direttore responsabile del settimanale “OGGI” già direttore responsabile de “La Stampa”, sul rispetto dei lettori ha, fra l’altro, scritto che: “Il giornalista non deve occupare la scena che va lasciata ai fatti. Alle persone delle quali si parla e a quelle che si informano”.Quella di Verdelli, purtroppo, nella realtà che ci circonda è una voce che parla nel deserto.
Ogni giorno il lettore, vero padrone del giornalista, deve leggere banalità di ogni genere su cui troneggia chi le ha pensato e trasferite al lettore
L’autore balza idealmente sul palcoscenico della notizia e veste i panni del “Protagonista”. Cosa ancora più sconcertante è quando lo “scrivente” “firma” contemporaneamente due, tre cosiddetti articoli (!)
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L’ordinamento dei giornalisti vieta di contrattualizzare giornalisti in pensione. Possono essere retribuiti per ogni singola prestazione professionale non prima di informare l’INPGI e poi versare una prefissata quota sugli emolumenti ricevuti.
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La morte di Piero Angela, immenso giornalista, scrittore, conduttore televisivo, divulgatore di scienza ha suscitato enorme cordoglio in tutto il paese. Chi realmente l’ha conosciuto per frequenza professionale l’ha adeguatamente ricordato. Altri invece hanno approfittato della sua morte per farsi gratuita pubblicità. Incontrarsi in un convegno non significa aver conosciuto Piero Angela. Vergogna
di Enzo Todaro
Ma va cac