Alle 19, i fedeli si sono ritrovati in chiesa per la recita del Rosario, poi la Santa Messa alle 19,30 e a seguire l’Alzata del Panno con una piccola processione che dalla chiesa porta fino all’ingresso del quartiere. Tra un mese poi la festa, preceduta da nove giorni di novena, nei quali solitamente come racconta don Angelo Barra si invitano… “I sacerdoti della zona orientale in maniera tale da creare comunione. Loro solitamente partecipano con i loro fedeli, perché l’intento è quello di sentirci una famiglia unità anche con le altre parrocchie.
E’, quindi l’occasione per creare comunione soprattutto all’interno della nostra comunità. Ci saranno delle attenzioni particolari che facciamo sempre. Come la giornata dedicata a quelle famiglie più in difficoltà, che coincide con il giorno prima della festa. E in questa occasione daremo la possibilità a chi è in disagio di poter vivere una comunione della festa in modo un po’ diverso. E poi il giorno della festa, avrà il suo momento più importante a mezzogiorno quando in tutto il mondo si reciterà la supplica alla Madonna.
Poi nel pomeriggio la tradizionale processione nel quartiere”. Don Angelo, coglie anche l’occasione per raccontare le difficoltà che stanno vivendo le famiglie del suo quartiere a causa non solo del caro bollette, ma anche di tutte le altre problematiche che vi sono… “Il caro bollette ha solo acuito quello che in realtà era già presente, certamente ci sono famiglie che si rivolgono a noi. Noi cerchiamo di far fronte come possiamo. Non sempre siamo capaci di fare tutto.
Ma sicuramente li ascoltiamo. Perché bisogna capire che una delle prime difficoltà che le famiglie stanno vivendo è la solitudine. Si sentono soli nell’affrontare i problemi che purtroppo sembrano non finire, ma al contrario aumentano ogni giorno di più”.
Speriamo che questa prossima festa della Madonna di Pompei a Mariconda , sia vicino a tutti i malati e i bisognosi e ci regali un parroco nuovo, considerato che quello che purtroppo c’e’ da qualche anno ha allontanato quel poco che c’era rimasto di fedeli e frequentatori della chiesa. Una struttura bellissima, forse la più bella di salerno, un quarteiere con oltre 12mila abitanti in grandissima espansione, che non ha un’oratorio. Tutti scappano da questa chiesa e nessuno vede. Ma nemmeno il vescovo si sveglia. Speriamo che prima o poi si accorga di tutto questo.
E menomale che scappano dalla chiesa, nel 2022 ancora a credere che un amico immaginario possa influenzare la vita delle persone, c’è solo da vergognarsi.