“Tre mesi fa ho rilevato un bar in via Papio – racconta la titolare dell’attività, che ha scritto una mail alla nostra redazione – un bar che aveva tantissime potenzialità ma gestito malissimo: non riuscivano ad incassare più di 40 euro al giorno. Quando l’ho rilevato, ho investito tutto ciò che avevo e per liquidare il vecchio gestore ho dovuto scegliere di non rimodernare il bar.
Da qui nasce il nome Bar 7%: se la Salernitana con il 7% è riuscita nell’impresa di salvarsi, perché non chiamarlo bar 7% e sperare nello stesso destino? Dal primo giorno siamo andati subito bene, un po’ alla volta stiamo apportando migliorie al bar con quello che incassiamo.
Stiamo qui dalle 7 di mattina e la sera non abbiamo orari, stiamo facendo tanti sacrifici e fino ad oggi ero soddisfatta di quello che eravamo riusciti a creare. Oggi però mi arriva questa bolletta, e il mio primo pensiero è stato di chiudere immediatamente ed andare a casa, di sicuro non mollerò per ora, ma mi chiedo dove si vuole arrivare?
Può un locale così piccolo pagare una cifra così? Non voglio aumentare i prezzi, non era questa la mia idea di bar!“.
Si poteva pensare al cambio di gestore prima di far arrivare il costo della materia prima energia a più di 50 cent/KWh!!