I motivi di ricorso della Procura Generale di Salerno consistevano essenzialmente nell’esistenza di un interesse concreto ad impugnare la sentenza di assoluzione della Corte d’Appello, nonostante la sopravvenuta estinzione per prescrizione dei reati e nonostante i giudici di secondo grado avessero già escluso l’esistenza di detto interesse; inoltre, era stata richiesta la confisca del Crescent sul presupposto di una lottizzazione abusiva, tuttavia anch’essa esclusa già dal Tribunale.
Crescent: ricorsi inammissibili, si chiude vicenda De Luca
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione (presidente Ramacci) ha dichiarato inammissibili sia il ricorso presentato dalla Procura Generale di Salerno che i ricorsi presentati dalle parti civili, confermando così la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Salerno, che aveva riconosciuto la piena legittimità dell’operato dell’allora sindaco Vincenzo De Luca, oggi presidente della Giunta Regionale della Campania, e di tutti gli altri, politici e tecnici, a vario titolo coinvolti nella vicenda relativa al complesso immobiliare “Crescent” e alla riqualificazione dell’area urbanistica circostante.
5 Commenti
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Continuiamo a fare accoglienza da ipocriti buonisti, bravi! Finché qualcuno non ci rimette la pelle o passa un guaio.. ma non succede mai ai nostri politici scortati e protetti con il danaro dei contribuenti. Sempre alla povera gente capita!
Come al solito…non c’è speranza per questo nostro povero paese ridotto all’osso dai politicanti. Altro buon motivo per andare via.
Chi denuncia un ipotetico reato e blocca per anni un’opera pubblica procurando un esborso di risorse economiche più del previsto, dovrebbe, in qualche modo, risarcire il danno procurato ,nel caso di giudizio sfavorevole.
Sarebbe interessante qualche commento di quanti hanno finora sostenuto le ragioni del “nulla”
Così fan tutti…