“L’Europa appare sempre più indifesa, le misure che vuole mettere in campo appaiono inadeguate. E in Italia l’unico argine al caos sono i provvedimenti tampone varati da un governo dimissionario. Le misure finora proposte per risolvere l’emergenza energetica non bastano, perché non affrontano il problema centrale: la fissazione di un tetto europeo al prezzo del gas e un tetto sugli extraprofitti delle imprese energivore. E non bastano perché le altre misure, seppur importantissime, prevedono tempi molto più lunghi” aggiunge il Presidente.
“Di questo passo proteste sociali, desertificazione industriale e recessione sono dietro l’angolo. Questa crisi energetica richiede alle Istituzioni una risposta coraggiosa. Ma immediata. L’Europa deve inevitabilmente mettere a disposizione risorse ingenti. Prima che sia troppo tardi per famiglie e imprese”, conclude Nesci.
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