“Dalle bocchette di fondo – ha segnalato la giornalista Marina Chiaiese, con un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, e corredato da foto e video – sono fuoriusciti fango e melma. Gli atleti che da poco avevano ripreso gli allenamenti, dopo una breve pausa estiva, sono costretti a starsene a casa oppure ad appoggiarsi a qualche altra struttura nei dintorni.
Mi domando se qualche rappresentante delle istituzioni, in particolare qualche consigliere della IV commissione Sport-Politiche giovanili-Innovazione, presieduta da Gennaro Avella, abbia fatto un sopralluogo per rendersi conto dello stato della piscina e per risolvere il problema.
Fino ad oggi non mi risulta. Tra l’altro questo sarebbe un lavoro straordinario dovuto ad una emergenza, ma la Piscina Vitale è carente da anni di una manutenzione ordinaria. L’unica piscina in città che ospita campionati di serie A e B, nonché campionati giovanili ha bisogno di un urgente restyling. Le società e le famiglie investono dei capitali. Le istituzioni cosa fanno?
Il calcio non può essere considerato l’unico sport. I nostri giovani, nonostante il cuore granata, scelgono anche altri sport che regalano altrettanti successi e soddisfazioni. Salerno ha cresciuto e formato anche campioni di altre discipline. Non può passare inosservato.
Gli impianti sportivi (quei pochi) a Salerno sono quasi tutti in agonia da anni.
Ma resta sempre la speranza che i nipoti dei nostri figli possano vedere un giorno il fatidico Palasport. Per ora sembra un’utopia“.
Che vergogna. Questa nostra bellissima piscina viene incredubilme chiusa ogni anno nei mesi estivi per manutenzione. Questo è già incredibile di per sé perché una piscina comunale vicino al mare in una città normale di mare, che vorrebbe essere anche turistica oltre che vivibile per i suoi cittadini, dovrebbe essere fruibile soprattutto d’estate. E invece ci si accorge che durante la pausa estiva nulla si è fatto. Non esiste amministrazione comunale peggiore di questa.. Senza parole e senza speranza. Povera Salerno. Che vergogna.