La collaborazione viene da entrambe le parti, infatti Crosetto ha già proposto di collaborare per la prossima legge di bilancio. Non ci sarà nessun ministro di Draghi che passerà al governo Meloni, questo lo assicurano da ambo le parti, ma la transizione sarà collaborativa e non frettolosa. Mattarella farà di tutto per assicurare una maggioranza solida in entrambi i rami del parlamento per riuscire a governare in questo complesso periodo storico senza terremoti che possano minare la stabilità del Paese come è accaduto a luglio.
La guerra e l’inflazione sono i maggiori problemi che affliggono il nostro paese e l’Europa intera, per questo si farà di tutto per garantire la stabilità del governo. Il prossimo governo dovrà seguire i vincoli dettati da Mattarella: europeismo e atlantismo. Da questi due punti cardine il presidente non transige. Gli stessi valori che dovranno caratterizzare i quattro ministeri chiave. Non importa cosa ha detto in passato Meloni o quali possano essere le minacce e le sue amicizie. Oggi, come lei stessa ha sottolineato, è il tempo della responsabilità e quindi seguire i dettami del capo dello Stato Sergio Mattarella.
Il prossimo governo di Meloni dovrà partire alle urgenze che Draghi prospetterà alla premier ma non ha intenzione di fare di più né da mentore al nascente esecutivo.
Attenti ai bambocci di Putin che avete messo al governo, questi ci fanno finire male (vero duce?)…dal fuoco alla brace, ve ne accorgerete.