Cultura: sinergia tra il Campania Libri Festival ed il Salerno Letteratura

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Il premio Nobel Orhan Pamuk, Cristina Cassar Scalia, Cristina Comencini, Alberto Conejero, Maurizio De Giovanni, Diego De Silva, Hernan Diaz, Anja Kampmann, Hanif Khureishi, Jhumpa Lahiri, Livia Manera Sanbuy, Dacia Maraini, Hisham Matar, Silvio Perrella, Alessandro Piperno, Veronica Raimo, Maria Stepanova, Manuel Vilas e molti altri. Schiera una formazione da Champions League della Letteratura il nuovo Campania Libri-Festival della lettura e dell’ascolto, dedicato alla memoria di Raffaele La Capria (a lui saranno dedicate 3 serate con letture drammatizzate dei suoi testi).

Più di 160 eventi a ingresso gratuito su prenotazione, tra presentazioni di novità editoriali, incontri con artisti, convegni, laboratori performativi, lezioni mirate e inediti percorsi tematici, in programma a Napoli dal 29 settembre al 2 ottobre negli spazi del Palazzo Reale e della Biblioteca Nazionale.

Finanziata dalla Regione Campania, la rassegna, che è organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano e diretta da Ruggero Cappuccio e dalla Fondazione Guida alla Cultura presieduta da Diego Guida. La cura editoriale del nuovo evento è stata affidata al filosofo e docente universitario Massimo Adinolfi. Una scelta che assume un importante significato, a testimoniare la naturale multidisciplinarità della cultura e del Campania Libri in particolare. Un Festival che ha per tema “l’esercizio di ascolto e di lettura a cui ci invita il libro” e le modalità presenti e future di fruizione, riproposizione e attenzione dell’oggetto libro. Per “prestare o dare ascolto, rivolgersi a ciò che merita o cattura attenzione, fare esercizio di sensibilità e rispetto, ma anche cercare nei suoni, nelle voci, nei rumori il ritmo stesso della vita e il respiro della parola”, come scrive nel Manifesto programmatico lo stesso Adinolfi.

Quattro le aree tematiche, caratterizzate, in stile Kieslowski, da altrettanti colori: giallo, verde, rosso e blu, per ascoltare le voci dal mondo, il brusio della natura, chi va e chi resta, le parole dell’altro. Per scrivere insieme un nuovo capitolo, come da inequivocabile slogan. Per provare a creare, in un Paese spesso incapace di fare squadra, preziose collaborazioni.

Come quella con il Premio Elsa Morante Spin Off, il cui programma è stato già annunciato e che ha una madrina d’eccezione come Dacia Maraini, e poi con il Premio Napoli, il Premio Cimitile e il Premio Serao, ma anche insieme ad alcuni dei principali istituti di cultura stranieri (il Goethe-Institut Neapel, l’Instituto Cervantes de Nápoles, l’Institut Français de Naples)al Circulo de Bellas Artes de Madrid e a Multipli Forti-Voci dalla narrativa italiana contemporanea, iniziativa diretta da Marida Gaeta, promossa dall’Istituto di Cultura di New York e realizzata con la Fuis, la Federazione Unitaria Italiana Scrittori.

Non meno significativo è il patrocinio con il Cur, il Comitato interuniversitario regionale, costituito dai 7 rettori delle università campane, dal presidente della Giunta regionale o da un suo delegato e da alcuni rappresentanti degli studenti, e l’intesa con la Notte Europea dei Ricercatori, evento realizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Napoli Federico II. E a proposito di notte, va ricordata anche la collaborazione con la rassegna “Un libro sotto le stelle”, percorso letterario a bordo del traghetto Acquarius da Salerno a Procida al quale ha partecipato la Fondazione Campania dei Festival.

E a proposito, invece, di Salerno, nasce una straordinaria sinergia con un altro Festival del territorio campano: il Salerno Letteratura Festival, con cui si darà vita al progetto di lettura nelle scuole a cura dell’Associazione Duna di Sale Il libro si fa in quattro.

Questo progetto ci vede coinvolti per la prima volta in una azione con le scuole su scala regionale, e siamo molto grati a Fondazione Campania dei Festival per avercene dato l’opportunità – spiega la presidente di Duna di Sale Daria Limatola– Il libro si fa in quattro rende gli studenti protagonisti nella gestione del processo di realizzazione di un libro: editing, grafica, marketing, ufficio stampa. Il tutto parte dal testo scritto ovviamente, e dalla collaborazione indispensabile con Biancoenero Edizioni, una casa editrice per ragazzi di cui condividiamo appieno finalità e valori”.

 Il libro si fa in quattro verrà illustrato agli addetti ai lavori il 29 settembre allo spazio Colapesce dalle ore 15 e, al pubblico, il 1 ottobre alle 14.30 presso lo spazio Sibilla. Con Daria Limatola ci saranno Fabrizio Casa, autore di Antipodi (Biancoenero 2022) presentato in anteprima nazionale e Anna Chiara Sabatino, docente di linguaggi audiovisivi presso il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione all’Università di Salerno, che curerà una delle fasi del progetto.

Ci possono essere tanti modi per avvicinare i ragazzi alla lettura. Senz’altro far loro scoprire in cosa consista il processo di realizzazione e commercializzazione di un libro offre loro l’opportunità di fare un’esperienza diretta, che può essere un’occasione diversa, divertente e utile per avvicinarli al mondo dei libri. Il progetto presentato si divide in quattro fasi, interconnesse tra loro che si possono svolgere anche in parallelo e che costituiscono le tappe base per la realizzazione di un libro, dalla prima bozza del testo, alla messa in vendita in libreria.

Biancoenero è una casa editrice indipendente nata a Roma nel 2005. Lavora da sempre al progetto Alta Leggibilità, per avvicinare ai libri tutti i ragazzi, anche quelli che hanno difficoltà di lettura. Dislessici, non madre lingua, lettori riluttanti, hanno bisogno più degli altri della verifica dell’effettiva leggibilità e chiarezza. Ecco perché Biancoenero, con la collaborazione di terapisti ed esperti, ha individuato precisi criteri linguistici e tipografici per rendere la lettura più accessibile a tutti, senza rinunciare alla qualità della narrazione e dei contenuti. 

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