Elezioni, De Luca commenta la debacle del Pd
In un comunicato De Luca fa autocritica cercando di spiegare i motivi alla base di questa debacle interna al partito democratico:
“Avverto fra la nostra gente un clima di depressione, di “fine della storia”. Credo sia indispensabile uscire subito da questo stato d’animo. Il colpo è stato duro. Ma occorre reagire con forza. Chi si è stancato, stia a casa. Per chi vuole combattere è necessario guardare in faccia la realtà, con l’umiltà, il rigore, lo spirito autocritico necessariamente spietato, che ci è richiesto ora.
Prima che un problema di uomini e di programmi, c’è un problema di relazioni umane. Nei nostri confronti è cresciuto un sentimento di insofferenza, di estraneità. Veniamo percepiti come un misto di presunzione, di supponenza e di inconcludenza. Il nostro linguaggio ha dimenticato le parole della gente normale. Parliamo una lingua morta. Spesso, non ci ascoltano neanche. Offriamo, il più delle volte, un personale politico senza nessun legame con i territori, cresciuto nelle stanze ammuffite delle correnti, o nei salottipieni di luce e privi di aria. Non si vede gente che provenga dalla fatica e che conosca l’odore della terra bagnata, o il rumore di una fabbrica o l’angoscia di una vita di povertà, di una bottega che chiude, di un lavoro che non arriva mai.
Occorre scuotersi subito. Non è finita la storia. E’ finita la vicenda di una forza politica, che non si è data una identità programmatica chiara e percepibile, e un modo di essere, di lavorare e di selezionare i suoi gruppi dirigenti sulla base del merito e della militanza. Dopo le elezioni, abbiamo davanti un problema politico enorme: è in gioco, ormai, il carattere di forza nazionale del Pd. Il Sud è scomparso dal suo orizzonte da anni e anni. E in queste condizioni, si rischia di diventare un partito meno che regionale, condannato all’ininfluenza.
Ho apprezzato la grande dignità personale e politica espressa da Letta. Bene un congresso rapido, e quanto più aperto alla partecipazione popolare, e non autoreferenziale. Occorrono chiarimenti di fondo. In questi anni, mi è capitato di segnalare innumerevoli volte le criticità, i vuoti programmatici, le degenerazioni della vita interna. Non ricordo, francamente, dirigenti che abbiano avuto il coraggio di parlare per tempo e con chiarezza. Ricordo solo gente politicamente corretta, e ben nascosta e mimetizzata“.
Il governatore parla della vittoria della Meloni
Poi una stoccata finale alla Meloni accusata in campagna elettorale di fare solo promesse e parole: “Si dovrà parlare anche di tutto questo, in una stagione politica, che ci obbliga a un linguaggio di verità. Per il resto, occorre avere fede e senso della storia. Con rispetto, attendiamo all’opera i vincitori delle elezioni. “Nihil dictu facilius”: nulla è più facile che parlare. Governare e decidere, è un’altra cosa. E in ogni caso, auguri all’Italia“.
“Offriamo, il più delle volte, un personale politico senza nessun legame con i territori, cresciuto nelle stanze ammuffite delle correnti, o nei salottipieni di luce e privi di aria.” De Luca fa autocritica e parla del figlio Piero.
Tu devi andare a casa con prezzemolino
Vabbè, dài, Piero alla fine si è apparato.
La colpa è sempre degli altri Lui non c’entra non dice che governa Salerno da 33 anni, i risultati si conoscono, Lui il capo dei capi, non fa una autocritica seria, gli uomini tutti scelti da Lui punto poi (arroganza strafottenza presa per il c. Omicidi politici, eliminazione di chi non la pensava e non la pensa come Lui, ecco i dirigenti non ne parliamo, capitolo a parte, rapporto con altri zero)
Quando decidi di ritirarti a vita privata e lasci spazio al nuovo? Anche tu, duce, fai parte di quella muffa che è il PD nella sua intierezza!! Dai l’esempio: vattene, hai fatto il tuo tempo!!! Salerno e la Campania hanno voglia di aria fresca!!
Ma per quale ragione è aggregato a questa forza politica, è un mistero. Se non gli piace e vuole sentire l’odore delle patate nella terra bagnata e quelle altre cose può andare con Renzi e Calenda.
Ha ragione governare è piu difficile, ma la gente , forse sbagliando, ha punito chi ha governato male vedi comune e regione
….sei imploso.
Un altro che se ne deve andare sei tu de luca
L’unico odore che senti è quello dei soldi che arraffate e arrafferete ancora a man bassa vergogna.
Quanto è costata all’Italia la tua famiglia negi ultimi 10 anni (per non dire 30!) senza un giorno di vero lavoro?
E quanto costerà ancora?
Abbi almeno il pudore di tacere!
E’ finita ormai devi solo andare a casa , portati pure tuo figlio tanto durerà poco. Hai distrutto una regione vergognati
Credo che tu debba fare un autocritica, principalmente su , parole tue:
“Il nostro linguaggio ha dimenticato le parole della gente normale. Parliamo una lingua morta. Spesso, non ci ascoltano neanche. Offriamo, il più delle volte, un personale politico senza nessun legame con i territori, cresciuto nelle stanze ammuffite delle correnti, o nei salotti pieni di luce e privi di aria. ”
Quindi prendi considerazione che tu e la tua prole non meritate dove siete, se non per meriti non vostri.
I contrabbandieri di sigarette trasformati in grandi dirigenti e municipalizzate in mano a ragazzini saccenti senza nessuna esperienza lavorativa e con nessun titolo di studio ma dove pensava di portarti Pierino.