Il rapporto ISTAT del 13 maggio 2022 sui Principali risultati delle indagini condotte sulle Case rifugio per le donne maltrattate e sui Centri antiviolenza Anni 2020 e 2021, ha evidenziato che nel 2020 sono state 54.609 le donne che hanno contattato almeno una volta i Centri antiviolenza. 3.964 in più rispetto al 2019. A seguito di questo boom di chiamate, causa il periodo di lockdown, nel 2020 è cresciuta l’offerta di servizi sia dei Centri antiviolenza (CAV) sia delle Case rifugio.
Il CORTILE APS nasce per aiutare le donne vittime di violenza, creando i presupposti per assicurare una nuova opportunità di vita, restituendo loro dignità, forza e voce.
La Casa Rifugio, fortemente voluta dal Presidente dell’Associazione Il Cortile APS, Barbara Graziani, coadiuvata dalle amministrazioni comunali appartenenti al competente Piano di Zona (Ambito S07), aprirà le sue porte per offrire accoglienza a chi rifiuta ogni forma di sopraffazione e violenza, e per garantire un luogo sicuro in cui poter ricominciare a vivere. Per accompagnarle in un percorso verso l’indipendenza e la libertà, gli obiettivi principali sono quelli di dotarle di strumenti per uscire dalla stretta del dolore, riemergere dall’abisso del silenzio e trovare le risorse, la forza e la determinazione per auto sostenersi e realizzarsi.
A disposizione delle donne vittime di violenza vi sono diversi servizi: sostegno legale, supporto psicologico, assistenza nell’accesso ai servizi e orientamento alla ricerca lavorativa. La parte legale è affidata all’esperta familiarista, avv. Lina Mastia, che lavorerà in sinergia con le altre figure professionali, per aiutarle nel percorso di fuoriuscita dai maltrattamenti e nel processo di conquista della completa autonomia, soprattutto economica.
Il Cortile APS intraprende questa importante iniziativa con la consapevolezza che alcune esperienze possono fare la differenza per sempre, permettendo a un futuro migliore di germogliare.
Iolanda Pomposelli
Commenta