Flop – titola, in prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – della Procura: «La confisca era impossibile»
Ricorsi generici, calcoli errati riguardo la prescrizione. Ma soprattutto reati prescritti. Anche quelli di lottizzazione abusiva che potrebbero, a detta dei giudici della Corte di Cassazione, giustificare l’ammissibilità delle motivazioni di ricorso per la confisca del bene.
Nella lunga sentenza i giudici motivano con un dettagliato e preciso elenco di date tutti i termini in cui la prescrizione sarebbe stata sospesa anche per esigenze legate all’emergenza sanitaria da Covid. E i conti, per loro, tornano tutti. Insomma, la sensazione è che il cane si morda la coda.
«L’interesse ad impugnare, secondo il ricorrente – si legge ancora nelle 38 pagine, in riferimento al ricorso del procuratore generale – consisterebbe nel poter ottenere una sentenza di prescrizione anziché con le formule pronunciate di assoluzione e la confisca dell’area».
Vi siete ancora fatti fregare dal fratello di putin
Quindi, se ho capito bene: la confisca è impossibile per motivi di PRESCRIZIONE. ma la Corte di Cassazione non esclude che, in mancanza del requisito di decadenza temporale, la CONFISCA sarebbe stata possibile. Ho capito male?
Se fosse così, al posto dei nostri amministratori locali, non canterei le mie gesta e celebrerei le mie vittorie.
Insomma in definitiva lo schifo amministrativo indescrivibile ed illegale è stato fatto ma è impossibile colpire i conosciutissimi colpevoli.
Un’altra medaglia da appuntare sulla fedina dei delucra.