Quanto è costato fino ad ora l’Aeroporto di Salerno? (di Enzo Todaro)

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Squilli di tromba e rulli di tamburi alla notizia che fra due anni l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi sarà aperto al traffico aereo nazionale e, forse, internazionale. Chi esulta per il “miracolo” non tiene in nessun conto che si perdono tre stagioni turistiche 2022-2023-2024. E’ legittimo chiedersi quali eventi innovativi potranno verificarsi nel settore del trasporto aereo nei paesi europei direttamente nostri concorfenti come la Francia, la Germania, la Spagna.

Nessuno accenno finora e’ stato fatto sulla logistica che dovrà necessariamente interessare l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi come, per fare solo un esempio, la costruzione del secondo binario della metropolitana con prolungamento fino all’aeroporto

All’interno degli aeroporti anche delle dimensioni di quello che più da vicino ci interessa c’è il terziario per lo shopping. Nell’area esterna sono stati costruiti alberghi, supermercati in attuazione di un piano di investimenti e di gare pubbliche anche in questo comparto nessun riferimento

Si è, tra l’altro, enfatizzato il trasporto aereo dei prodotti della terra e soprattutto caseari ma non si tiene in alcuna considerazione che il trasporto su gomma è concorrenziale e che il prodotto in genere parte nel pomeriggio e alle prime luci dell’alba è sui mercati del nord Italia

Certamente il paragone non può reggere per gli scali soprattutto del nord Europa ma per queste destinazioni è da tener presente, ad esempio, gli aeroporti di Bari che recentemente ha subito un processo di grande rinnovamento e di Lamezia in Calabria

Indubbiamente, l’agricoltura che si pratica su larga scala nella vasta area esterna all’aeroporto e che interessa i comuni di Pontecagnano Faiano e di Bellizzi non potrà coesistere con l’emissione dei gas degli aerei in arrivo e in partenza

Nessuno poi ha riferito cosa pensa l’associazione piloti sulla traiettoria da seguire obbligatoriamente relativamente l’atterraggio e al decollo degli aerei

La frase “solo i paracarri non cambiano idea” assolve un politico di rango che qualche anno fa affermò che sarebbe stato utile chiudere per sempre l’aereoporto e trasformare la pista in un terreno per la produzione dei cavoli

Oggi è il maggior sostenitore dell’apertura ai voli dell’Aeroporto la frase aveva ragione d’essere nello spreco del denaro pubblico.

Sarebbe interessante sapere quanto è costato finora l’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi alle casse dello Stato

di Enzo Todaro

8 Commenti

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  • Tutte domande da rivolgere a Papino, il Grande Bluff, ed al figlioletto Pierino Prezzemolino…

  • Le solite ripete del grande De Luca , ci vogliono almeno 20 anni seno’ nn se magagna dovere

  • quindi, se uno scalo aeroportuale è aperto al traffico di linea, va bene a prescindere e se invece è aperto al traffico business ed a voli privati o di emergenza, no?
    Enzo Todaro, ha un’età oramai… si informi per bene prima di scrivere qualcosa su di una testata giornalistica…

  • caro sig. Expat forse sarà una questione di costi e ricavi. Un aeroporto è un investimento e non solo una propaganda elettorale che si protrae oramai da decenni

  • Ha ancora senso “costruire” aeroporti per trasporto nazionale, quando un treno Alta Velocità impiega 2 ore da Salerno per Roma e 5 ore per Milano? Il treno arrivo al centro delle Città, mentre gli aeroporti sono dislocati al di fuori delle Città, a volte, distano anche 30/40 Km!!!

  • Caro Enzo Todaro , quanto è costato ma quanto costerebbe oggi e con quali vantaggi? Ho più volte scritto secondo Scienza ( ricordo che una delle ricerche sugli inquinanti e il loro rapporto con il cancro pubblicata negli Usa ha ricevuto in poco tempo 22 citazioni dalle più prestigiose università ) che l’inquinamento indotto e diretto crea problemi alla salute umana , inoltre si inquinerà una delle zone agricole più fertili. Cmq quando qualcuno ” scopre o trova una novità in campo scientifico ” non è un nulla da non ascoltare è solo qualcuno che ha messo un piccolo mattone nella scienza additando qualcosa che forse fra qualche anno molti comprenderanno meglio .
    Qui non si tratta di pregiudizi o prese di posizione ma di parere titolato. Tra l’altro sono state accettate anche le osservazioni alla Vas aeroporti Nazionali , in qualità di persona competente in materia . Cosa dire …. non si deve ne sorridere e ne deridere la scienza e anzi ascoltarla. Purtroppo io continuerò a mettere in guardia , perchè vivere sotto un aeroporto entro una decina di km non potrà mai fare bene alla popolazione. Ritengo questa scelta solo una ” follia ” . Mi chiedo, da cittadino e non da tecnico che si occupa anche di criticità ambientali, cosa accadrebbe se il Consiglio di Stato esaminati gli atti relativi alla causa sulle criticità dell’aeroporto Costa D’Amalfi desse ragione ai cittadini ricorrenti?

    Già il Tar ha dato ragione ai cittadini di Pontecagnano qualche tempo fa e a Firenze il Consiglio di Stato ha posto una pietra (al momento) tombale sull’ampliamento dell’aeroporto di Firenze.

    La vicenda dell’aeroporto Costa D’Amalfi si sta protraendo da oltre 6 anni e dal primitivo masterplan, con rosee previsioni di guadagni e traffici, sono cambiate davvero molte cose.

    Innanzitutto, la pandemia ha dato un duro colpo al traffico aereo, e la guerra sta facendo altrettanto con l’aumento dei costi collegati all’energia.

    Ritornando allo scalo aereo del Cilento, si è capito ed è stato detto che non si tratta di semplice allungamento di una pista, ma della costruzione di un vero e proprio nuovo aeroporto. Oggi la priorità dell’Italia sarebbe la costruzione di un aeroporto che dovrebbe andare a regime, se tutto va bene, tra oltre 20 anni? Ma davvero esistono capitali tali da investire oggi in una realtà simile?

    Mentre cerchiamo di comprare il pane e combattere la povertà, mentre parliamo di green e riduzione emissioni, vogliamo parlare di “nuovi aeroporti”? Ma davvero siamo ancorati ad un’idea di progresso che passa per vecchie regole? Ho sempre sostenuto insieme ad altri nel mondo che i trasporti vanno razionalizzati, che il progresso non può avere un prezzo e che bisogna pensare ad un economia diversa. Le stesse elezioni hanno fatto comprendere che la logica di chi comanda la Regione Campania è fallita, passata, sorpassata.

    Sembro una voce solitaria ma semplicemente perché la stampa e i media in genere sono molto unilaterali, riempiono il giornale dei fatti che la gente deve ascoltare. Per questo sorrido nel vedere prima delle elezioni annunci in pompa magna sull’apertura dell’aeroporto nel 2024, ma senza che nessuno si fosse posto il problema dell’esistenza di un ricorso al Consiglio di Stato.

    Ripeto e sottolineo, è chiaro che i cittadini siano “sbilanciati” rispetto alla forza in campo a cui si oppongono, ma i giudici non devono tenere conto di questo, ma leggere le carte e decidere. Dico decidere, perché se non c’è stata udienza e né sentenza come fa la controparte a raccontare che tutto è a posto e si apre nel 2024?

    E come poi ho ancora sottolineato esistono altre difficoltà che a quanto pare non vogliono essere sentite o meglio fatte ascoltare.

    Indubbiamente si è ancora alla ricerca di fondi. Ora con il cambio del governo bisogna anche capire che strada verrà presa.

    Sono abituato a non definire le lotte come impari, dato che in un regime democratico questo non deve esistere.

    Infine, un sasso nello stagno per chi di professione scrive: documentatevi e qualche volta ponetevi dall’altro lato… quello dei cittadini.

  • L’ingegnere direttore delle Infrastrutture Gesac, ha annunciato, insieme a politici ed esponenti del mondo imprenditoriale, diffondendo una nota su varie testate giornalistiche, che il nuovo scalo dell’Aeroporto Costa D’Amalfi, aprirà nel mese di aprile 2024.

    Si parla di cronoprogrammi rispettati e di nessun ostacolo per il prolungamento della pista a 2mila metri.

    I cittadini aventi diritto (in base alle normative del TAR), che risultano proprietari di immobili e terreni entro i 300 metri dalla nuova pista, fanno osservare, richiedendo che si dia ampia diffusione al loro comunicato, che è stato presentato ricorso al consiglio di Stato contro il piano di esproprio e atti collegati dell’Enac già nel mese di Luglio 2022.

    L’udienza, e quindi la discussione del ricorso, al momento non è ancora avvenuta!

    Ricordano, inoltre, a politici e imprenditori che “pubblicizzare”, specialmente in periodo preelettorale, l’apertura dello scalo in questi termini, significa conoscere già la sentenza dei giudici e di un ricorso non ancora discusso.

    Significa, inoltre, non dire alla popolazione la verità dei fatti sull’aeroporto Costa D’Amalfi.

    Sarebbe opportuno che la Gesac e i politici tutti, prima di diffondere notizie del genere, non solo provvedano a vincere i vari giudizi ancora in corso, ma in seguito realizzare gli espropri di case, terreni e attività imprenditoriali, definire le varie opposizioni oltre e non ultimo ad ottemperare alle varie precise prescrizioni del Masterplan dell’aeroporto e della Via alla collegata metropolitana… in caso di sentenza loro favorevole!

    Al momento, ai cittadini ricorrenti non risulta esistano assicurazioni tali da fare prevedere voli di aerei a breve nel cielo di Pontecagnano Faiano.

    Per i cittadini ricorrenti,
    Dott. Vincenzo Petrosino

    Vincenzo Petrosino
    Autore Vincenzo Petrosino

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