La salma è giunta dall’ospedale di Cetraro, dove la donna era deceduta nell’ottobre di un anno fa e dov’è rimasta per i successivi dodici mesi, in una delle due celle frigorifere della camera mortuaria. La 58enne era venuta a mancare dopo un breve ricovero nel reparto di Medicina e da quel giorno nessuno l’aveva cercata o ne aveva rivendicato le spoglie. Così la direzione sanitaria del nosocomio Gino Iannelli aveva segnalato la questione sia al Comune di Cetraro che di Diamante, i quali, a loro volta, avevano cercato di contattare i famigliari, senza successo. Il caso è arrivato a una svolta nel momento in cui è stato denunciato dalla stampa.
«Attraverso la collaborazione e le continue interlocuzioni tra le amministrazioni Comunali di Diamante e Cetraro – si legge in un nota -, in considerazione dei risvolti umani del caso, si è giunti alla conclusione di questa triste vicenda. La signora, di origini campane, lo ricordiamo, risultava residente a Diamante ed è deceduta nel nosocomio di Cetraro. Nessun parente o conoscente, nel corso dei mesi, si è interessato al suo destino o ha richiesto la salma per celebrare le esequie».
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