Daniele era stato trovato impiccato nella sua stanza a Forlì, poco più di un anno fa al termine della relazione virtuale con “Irene“, con la quale aveva scambiato oltre ottomila messaggi. Non essendoci stata estorsione di denaro, a giugno scorso la Procura ha ritenuto di chiedere l’archiviazione di quello che appare come il reato principale, quello di morte come conseguenza di altro delitto, chiedendo e ottenendo per il 64enne un decreto penale di condanna per “sostituzione di persona“, ma la condanna è stata convertita in una sanzione pecuniaria di 825 euro.
Il padre di Daniele non ha mai voluto che la sua storia fosse dimenticata. Per questo, nei giorni scorsi, l’Ansa, ha deciso di rivolgersi direttamente al nuovo capo del governo Giorgia Meloni. Nella nota si legge: “Ad oggi, l’uomo responsabile di tutto questo si trova a piede libero, si sveglia ogni mattina e se ne va per le vie del suo Paese, come se nulla fosse accaduto. Non avrò più indietro Daniele, nel frattempo, colui che ritengo il responsabile di questo tragico evento è libero e i carabinieri hanno addirittura scoperto che ha continuato con questo gioco sporco”. E poi ancora: “Quella relazione virtuale ha portato alla morte di mio figlio. Ciò che è accaduto è di una gravità immane e molti altri ragazzi e ragazze sono vittime di questi inganni. Tanti riescono a salvarsi, tanti altri no”.
Fonte: affaritaliani.it
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