A dirlo – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della abituale diretta Facebook del venerdì.
Il governatore chiarisce che alla base del no non ci sono “ragioni ideologiche“, ma “un calcolo di costi e benefici. Avendo il Governo attuale deciso che si possono fare trivellazioni non a 12 miglia dalla costa ma a 9 miglia – argomenta – sarebbe inimmaginabile avere le trivelle davanti alla Costiera Amalfitana, a quella Sorrentina, alle isole di Capri, Ischia e ai Campi Flegrei, che sono un’area dal punto di vista geologico estremamente delicata“.
De Luca spiega che, di questo tema, ne parlerà “con grande chiarezza e fermezza“, senza alcun “ideologismo. Non possiamo avere trivelle davanti ad aree che sono dal punto di vista ambientale le più belle del mondo.
Ma anche il mare è propietà di de Luca ?
Na’ vota tant’, ha ritt’ na’ cosa oveera!
Per un paio di decine di milioni di euro li faccio trivellare nel mio terreno. Oppure per il doppio faccio seppellire un po’ di scorie nucleari.
9 miglia nautiche sono più di 15 km, la linea dell’orizzonte sul mare per una persona alta due metri è di 5 km.
E il provvedimento del governo riguarda il mare Adriatico, non il Tirreno.
Magari se il governatore si concentrasse sulle cose serie invece di inseguire i voti dei ciucci, riusciremmo anche a ridurre le bollette.