«Poco fa un detenuto con problemi di tossicodipendenza si è scagliato, proditoriamente e improvvisamente, contro un Agente che lo stava accompagnando in infermeria», spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: «L’Agente aggredito fa parte del contingente del Gruppo Operativo Mobile . Verso le 13, ha sferrato un pugno al collega e poi lo ha preso a calci, fino all’arrivo degli altri colleghi che hanno fermato il ristretto. Questa assurda violenza non è più tollerabile ed accettabile».
Tensione nel carcere di Salerno, detenuto picchia agente con calci e pugni
Tensione nel carcere di Salerno nella giornata odierna, mercoledì 16 novembre, dove un detenuto aggredisce un agente GOM mentre lo stava accompagnando in infermeria. Ancora una giornata di fuoco nel carcere campano dove un detenuto si è scagliato contro un agente GOM. La denuncia del SAPPE.
«Poco fa un detenuto con problemi di tossicodipendenza si è scagliato, proditoriamente e improvvisamente, contro un Agente che lo stava accompagnando in infermeria», spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: «L’Agente aggredito fa parte del contingente del Gruppo Operativo Mobile . Verso le 13, ha sferrato un pugno al collega e poi lo ha preso a calci, fino all’arrivo degli altri colleghi che hanno fermato il ristretto. Questa assurda violenza non è più tollerabile ed accettabile».
«Poco fa un detenuto con problemi di tossicodipendenza si è scagliato, proditoriamente e improvvisamente, contro un Agente che lo stava accompagnando in infermeria», spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: «L’Agente aggredito fa parte del contingente del Gruppo Operativo Mobile . Verso le 13, ha sferrato un pugno al collega e poi lo ha preso a calci, fino all’arrivo degli altri colleghi che hanno fermato il ristretto. Questa assurda violenza non è più tollerabile ed accettabile».
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Chissà che gli aveva fatto l’agente per scatenare la reazione del detenuto. Conosciamo il modus operandi di certi fenomeni della penitenziaria, e la vicenda di S.Maria Capua Vetere ne è la riprova.