Dato il sospetto che nel materiale in questione fosse presente amianto, i tecnici hanno comunicato ai soggetti competenti di procedere immediatamente alla necessaria messa in sicurezza sia delle parti residue di colonne fecali che dei cumuli di macerie. Lo stesso 17 novembre, Arpac ha proceduto a un campionamento di parte del materiale. Le risultanze analitiche, fornite dal Laboratorio regionale Amianto dell’Agenzia, hanno confermato la presenza di amianto di tipo crisotilo e crocidolite.
Lo scorso 23 novembre i tecnici del dipartimento provinciale Arpac hanno effettuato un ulteriore sopralluogo per la ricerca di fibre di amianto aerodisperse, effettuando due campionamenti di aria in punti posizionati rispettivamente a nord e a sud del sito di cantiere. Le risultanze analitiche, disponibili in data odierna, evidenziano un valore inferiore al limite di rilevabilità, risultato presumibilmente dovuto anche al fatto che con le piogge il materiale, umido, non rilascia fibre.
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