Il fratello della vittima, nella sala teatro dell’istituto pe penitenziario di Fuorni, nel corso di un incontro con i detenuti, ha portato – come scrive il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – una testimonianza raccapricciante: “Mio nipote ricorda tutto: ancora oggi non si dà pace e ripete sempre: sono il figlio di un assassino.
Ora davanti al tribunale per i minorenni pende il procedimento per il cambio del cognome: i miei nipoti non vogliono più portare il cognome dell’uomo, che ha ucciso la loro mamma e vogliono che lui resti in cella per tutta la vita”.
Commenta