Il “deus ex machina” della kermesse – in un’intervista pubblicata dal quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – ha manifestato il suo stato d’animo sulla riduzione del contributo: “Non mi do pace: è colpa mia se non sono stato capace di spiegare bene quello che è Giffoni, 53 anni non si buttano al vento.
Mi hanno chiamato diverse persone facendomi notare che Giffoni, con tutta la sua storia e le sue dimensioni, vale solo qualcosa in più di Luci d’Artista, che pure ho sostenuto e ammiro. E si potrebbe continuare, guardando l’elenco dei finanziamenti.
Non molto tempo fa, ho chiesto scusa al mio paese per la violenza che gli ho arrecato. Forse oggi debbo chiedere scusa alla mia Regione perché sarà colpa mia se in tutti questi anni non sono stato in grado di far capire cos’è veramente Giffoni”.
Sarebbe il caso di finirla con il Giffoni film tanto viviamo lo stesso e il patron deve andare a lavorare
La cultura sarebbero le luci? Ma mi facciano il piacere!!!!!!
Caro Gubitosi, Giffoni e il suo GFF non sono Los Angeles con il suo premio Oscar, sostenuto dalle Major, ma una piccola realtà ostaggio dei finanziamenti della politica locale. Basta questo a fare chiarezza sul suo futuro che sarà sempre più gramo fino a diventare una cattedrale nel deserto. Il cinema, soprattutto dai giovanissimi, è stato sostituito dai contenuti on demaind in piattaforma, pertanto il conto alla rovescia è già iniziato. Pertanto, la politica e le sue diramazioni amministrative è ormai palese che stringeranno sempre più il cordone della borsa.
Giusto! Da tempo non è più quello di una volta…
Senza cultura si determina un progressivo imbarbarimento della societa’. Tuttavia non credo che il taglio operato dalla Regione impedisca alla manifestazione, nata su base volontaria di tanta gente volenterosa, di poter realizzare a pieno le sue lodevoli finalita’ socio-culturali..