Sono almeno cinque le imbarcazioni di altrettante Organizzazioni non governative tornate a navigare in mare in questi giorni per effettuare operazioni di salvataggio dei naufraghi al largo del Mediterraneo.
Si tratta – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – della tedesca Rise Above e la panamense Life Support, che sbarcano con i migranti in queste ore a Gioia Tauro e Livorno, e la tedesca Sea Eye 4 ancora senza un porto, a cui si aggiungono il veliero britannico Astral di Open Arms e la nave norvegese Ocean Viking di Sos Mediterranée appena salpata.
La norvegese Geo Barents di Medici Senza Frontiere, sbarcata a Salerno (con 248 migranti da Camerun, Eritrea, Costa d’Avorio e altri paesi africani), che si è confermato porto sicuro, è ferma ad Augusta e ripartirà subito dopo Natale.
C’è una vera flotta di navi ONG che naviga nei pressi delle coste africane: come si può motivare un così ingente spiegamento navale se non con intese già intercorse e ratificate con chi traffica esseri umani mettendone a repentaglio la vita? Sbaglierò, ma non trovo altri motivi!!!! Tra l’altro, quando questi poveretti giungono in Italia, che futuro hanno se non quello di finire nelle maglie della criminalità o di imprenditori della terra senza scrupoli?