Coniugare l’innovazione di prodotto e di processo con la sostenibilità ambientale e provare ad intercettare con l’ampliamento dell’offerta dei derivati del pomodoro la crescente domanda dei mercati esteri. E’ questa in sintesi la “filosofia” di fondo del progetto “Tom & Cherry’’(Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività) presentato questa mattina nella sede di Confindustria Salerno.
In questa prospettiva grande attenzione è stata riservata allo studio di contenitori innovativi per la commercializzazione delle conserve di pomodoro ed all’utilizzo dei cascami derivanti dalla lavorazione industriale per la produzione di olio a uso combustibile e cosmetico. Sono in corso test di mercato per verificare il gradimento delle nuove produzioni da parte dei consumatori. In merito alla valorizzazione dei cascami dell’industria del pomodoro si sta procedendo all’identificazione dell’innovazioni di processo per separare i semi dalle bucce e per estrarre olio di semi di pomodoro, oltre che ottenere sostanze biologicamente attive dalle bucce.
Più in generale il progetto “Tom&Cherry” – che vede la partecipazione attiva e propositiva di quattro aziende del settore conserviero operanti in provincia di Salerno, De Clemente Conserve S.P.A., Pancrazio S.P.A., Pomilia Spa, Salvati Mario & C. Industria Conserve Alimentari S.P.A, si pone l’obiettivo di elevare il livello di competitività delle piccole e medie imprese del comparto; ottimizzare la qualità della produzione; migliorare i processi innovativi con particolare riferimento al risparmio energetico; incentivare la creazione di nuove produzioni export oriented; valorizzare gli scarti derivanti dalla trasformazione industriale. Tra le aree di ricerca individuate dal gruppo di lavoro rientra prioritariamente il rinnovamento dei processi produttivi dell’intera filiera industriale, che comprende l’ottimizzazione delle indagini agronomiche; le nuove forme di packaging derivanti da sperimentazioni tecnologiche finalizzate alla realizzazione di nuovi contenitori i cui materiali non modificano il processo iniziale; la selezione e la coltivazione di diverse varietà di pomodorini. Queste particolari tipologie di pomodorini sono state confezionate, presso impianti pilota, al fine di valutare i miglioramenti dal punto di vista della conservazione ricorrendo ad analisi chimico-fisiche e sensoriali.
Al workshop sono intervenuti: Mauro Maccauro, Presidente Confindustria Salerno; Prof. Sebastiano Porretta, SSICA Parma; Dr.ssa Giovanna Dellapina, SSICA Parma; Prof.ssa Marisa Di Matteo, Università degli Studi di Salerno; Prof. Giuseppe Titomanlio, Università degli Studi di Salerno; Dott. Angelo M. Giuffrè, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria; Annibale Pancrazio, Amministratore delegato Pancrazio S.p.A e la Prof.ssa Ilaria Mignani, Esperto Tecnico Scientifico, MIUR. Ha moderato i lavori Vera Viola, giornalista de ‘‘Il Sole 24 Ore’’.
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