Camorra, arrestato Esposito «’o mostro»: nel ’98 organizzò evasione Cesarano da aula bunker di Salerno

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carabinieri_gazzellaQuesta notte i carabinieri del nucleo investigativo del Comando Gruppo di Torre Annunziata hanno localizzato e arrestato, in un appartamento alla periferia di Pompei ai confini con Castellammare di Stabia, il latitante Nicola Esposito, alias “’o mostro”, 42 anni, capo del clan camorristico “cesarano”, operativo a Pompei, Castellammare di Stabia e penisola sorrentina. Il latitante, irreperibile dal 4 novembre scorso perché colpito da un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli è ritenuto responsabile di associazione di tipo mafioso, estorsione e porto illegale di armi da fuoco, aggravati dalle finalità mafiose, aveva trovato rifugio in un locale di pertinenza dell’abitazione di Alfonso Cesarano, 49 anni, affiliato allo stesso clan, che è stato arrestato per favoreggiamento personale. Esposito, detenuto dal 2001 al 2009 per associazione di tipo mafioso, armi ed estorsione, era stato, inoltre, condannato per il reato di procurata evasione, avendo partecipato alla pianificazione e realizzazione dell’evasione dall’aula bunker di Salerno, degli ergastolani Ferdinando Cesarano e Giuseppe Autorino, fondatore ed elemento di spicco del clan “Cesarano”, il 22 giugno 1998 nel corso di udienza dibattimentale.

Gli arrestati sono stati tradotti nel carcere di Secondigliano.

“Ancora una volta i carabinieri hanno inferto un durissimo colpo alla criminalità organizzata. L’arresto, la scorsa notte, del capo clan dei Cesarano, Nicola Esposito, a Castellammare di Stabia è la riprova che la squadra-Stato opera incessantemente a difesa della sicurezza dei cittadini e in favore della legalità”. Così il sottosegretario di Stato alla Difesa, Gioacchino Alfano, che si è complimentato per la brillante operazione con il comandante generale dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, con il comandante provinciale di Napoli, Marco Minicucci, e con il comandante del gruppo di Torre Annunziata Nicola Conforti. “Ringrazio tutti gli uomini dell’Arma che hanno lavorato senza sosta per assicurare alla giustizia un latitante molto pericoloso che nel 1998 addirittura determinò la fuga dall’aula bunker di Salerno dell’allora suo capo clan”, conclude il sottosegretario Alfano.

2 Commenti

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  • Per la \\\\\\\”fuga\\\\\\\” dall\\\\\\\’aula bunker el 22 giugno 1998 non si è ancora capito come fù possibile se al momento esatto della evasione all\\\\\\\’interno della cosi detta aula bunker vi erano presenti oltre 500 personaggi tra:giudici – questura – carabinieri – polizia penitenziaria – giornalisti – avvocati & vari & soprattutto i sigg. giudici disponendo di ben 4 celle,fecero disporre i detenuti(8)in una unica cella. Chi scrive pur essendo stato identificato,sentito e verbalizzato, nell\\\\\\\’imediatezza della evasione, dai Carabinieri per ben 4 ore,non è mai stato sentit dal P.M., nè intervenuto nel \\\\\\\”processo\\\\\\\”, mi chiedo COME MAI…!!!
    W la magistratura…!!! Pubblicare,gazie.

  • Alfano stai zitto …. Comuq nessuno ti vota resti sempre un traditore !Berlusconi ha tentato di farti Uomo ma non c’è riuscito !

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