La guerra in Ucraina ha poi fatto emergere il problema dell’accoglienza dei profughi in fuga da quel paese. Anche in questo ambito la Caritas di Salerno si è subito attivata per gestire l’emergenza. Con l’attivazione di privati cittadini e di strutture direttamente gestite, in tutta la diocesi, si è potuto dare accoglienza e sostegno a oltre cento famiglie di profughi.
La Caritas diocesana di Salerno Campagna Acerno ha moltiplicato gli sforzi per andare incontro alle vecchie e nuove povertà che affliggono il nostro territorio. Le opere più importanti e impattanti, sono state certamente il ripristino e il potenziamento della Mensa dei poveri San Francesco in via D’Avossa, che dal mese di ottobre è gestita unicamente dalla Caritas, e l’apertura del Polo della Carità in via Delle Croci, con il centro diurno e il dormitorio, maschile e femminile, per i fratelli senza fissa dimora.
Si è puntato molto a potenziare i Centri di Ascolto e le Caritas parrocchiali; sono state attivate importanti collaborazioni, come quella con il CIF, per il centro antiviolenza femminile. È stato inoltre attivato lo sportello farmaceutico nella sede della Caritas in via Bastioni.
In tutto questo, i nostri operatori e volontari sono stati impegnati in prima linea nel corso dei due sbarchi di migranti avvenuti al Porto di Salerno, con l’approntamento della prima accoglienza e il sostegno nei giorni successivi all’evento.
Il quadro generale che emerge dalla nostra esperienza sul campo, tenuto conto anche dei dati allarmanti emersi dal dossier regionale sulle povertà, è di un generale impoverimento della classe media nel nostro territorio. Sono tantissimi i nostri concittadini che si rivolgono a noi, soprattutto con richieste di aiuto per le utenze.
Il 2022 è stato però anche un anno di grande solidarietà, e di questo siamo grati al Signore, che con la Sua Provvidenza non ci fa mai mancare il necessario. Da privati cittadini, aziende, enti, scuole e associazioni è giunto un grande aiuto per i servizi che quotidianamente Caritas Salerno pone in essere.
Nel ringraziare il Signore, il nostro Arcivescovo per la fiducia e il sostegno, le Istituzioni civili, i benefattori e i volontari, porgiamo i nostri migliori auguri di ogni bene e pace, perché anche il nuovo anno, ormai alle porte, possa essere vissuto a servizio dei fratelli e per la maggior gloria di Dio.
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