Inquinamento aria. Concentrazioni elevate di PM10 la notte di Capodanno a Napoli e in Campania

Stampa
Il Capodanno è stato caratterizzato dalla presenza di un esteso anticiclone centrato sull’Africa settentrionale che ha portato temperature miti su tutta l’Italia meridionale. In Campania, per tutto il 1 gennaio 2023, i venti sono stati deboli con calme totali e l’umidità è risultata molto elevata con la formazione di nebbie più dense e persistenti lungo i litorali del Golfo di Napoli. Si sono quindi create condizioni favorevoli al ristagno degli inquinanti, soprattutto le polveri sottili. Di conseguenza, il forte incremento di emissioni di polveri sottili causato dagli articoli pirotecnici utilizzati soprattutto la notte di Capodanno, in assenza di processi di diffusione e dispersione degli inquinanti, ha causato un fenomeno di forte inquinamento nelle prime ore dell’anno nuovo, con un picco di concentrazione oraria di PM10 di ben 3.160 microgrammi per metro cubo registrato alle ore 2.00 dalla stazione di monitoraggio di Napoli-Ferrovia. La stessa stazione ha rilevato ieri una media giornaliera di PM10 pari a 467 microgrammi per metro cubo (il limite giornaliero è 50 microgrammi).
Nelle ore successive, con modeste emissioni a causa della giornata festiva, le concentrazioni di PM10 sono diminuite, ma il bilancio del 1 gennaio è che pressoché tutte le stazioni della rete di monitoraggio regionale hanno superato il limite di 50 microgrammi  per metro cubo, con valori superiori a 60 microgrammi nelle aree rurali e a 200 nell’area metropolitana di Napoli. Negli altri capoluoghi campani i picchi orari sono stati meno rilevanti e le concentrazioni medie giornaliere, pur superiori ai limiti, sono generalmente rimaste al di sotto dei 100 microgrammi per metro cubo. La composizione del particolato mostra la prevalenza di polveri ultrasottili PM2.5 e PM1 pari all’80% della massa di PM10.
Le nebbie osservate sono riconducibili in parte alle polveri sottili soltanto nelle prime ore del nuovo anno, a causa di emissioni da articoli pirotecnici e venti deboli. Nelle ore successive, la causa della nebbia è la condensazione del vapore acqueo con temperature di rugiada uguali a temperatura dell’aria. Il meccanismo di formazione della nebbia è il raffreddamento di aria molto umida: a temperature più basse il vapore acqueo gassoso condensa in goccioline di dimensioni di pochi micron.

Commenta

Clicca qui per commentare

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente. I commenti di questo blog non sono moderati nella fase di inserimento, ma Salernonotizie si riserva la facoltà di cancellare immediatamente contenuti illegali, offensivi, pornografici, osceni, diffamatori o discriminanti. Per la rimozione immediata di commenti non adeguati contattare la redazione 360935513 – salernonotizie@gmail.com Salernonotizie.it non e’ in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità. Salernonotizie.it si riserva la possibilità di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l’ora e indirizzo IP del computer da cui vengono inseriti i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Salernonotizie.it non è responsabile del contenuto dei commenti agli articoli inseriti dagli utenti. Gli utenti inviando il loro commento accettano in pieno tutte le note di questo documento e dichiarano altresì di aver preso visione e accettato le Policy sulla Privacy.