In particolare saranno monitorate la quantità e la qualità della frazione “non differenziabile” prodotta dai singoli plessi scolastici. A quelli che ne produrranno di meno e di migliore qualità (cioè priva di carta, plastica, alluminio, vetro e organico che sono materiali che devono essere separati per avviarli al riciclo) verranno assegnati dei contributi in buoni da spendere per attrezzature informatiche, arredi e articoli di cancelleria.
I primi tre delle medie/elementari e i primi delle tre superiori avranno rispettivamente 4.500, 2.500 e 1.000 euro. Obiettivo della campagna, dunque, è diminuire quanto più possibile il peso del sacchetto del non differenziabile, mettendoci dentro solo gli oggetti i cui materiali non possono essere recuperati.
L’iniziativa è stata presentata ieri mattina a Palazzo di Città dal sindaco Vincenzo Napoli e da Vincenzo Bennet, amministratore unico di Salerno Pulita, alla presenza degli assessori alla Pubblica istruzione e all’Ambiente, Gaetana Falcone e Massimiliano Natella.
Per poter partecipare, i singoli plessi delle scuole primarie e quelle secondarie di primo e secondo grado della città, a partire dalle ore 9 di lunedì 6 febbraio, dovranno accreditarsi inviando una pec a Salerno Pulita. Il termine per gli accrediti scadrà lunedì 20 febbraio alle ore 13.
Oltre che per il risultato da conseguire, Salerno Pulita e il Comune riconosceranno un contributo anche per la sola partecipazione. Infatti, ai 10 plessi di istituti superiori che si saranno accreditati per primi (farà fede la pec) verrà consegnato un buono di 500 euro ciascuno. Un voucher dello stesso importo verrà dato pure ai 15 plessi di scuole elementari e/o medie che si saranno accreditate per prime.
Le scuole, sempre tramite pec, saranno avvisate dell’esito dell’accreditamento e riceveranno copia delle regole che saranno approntate anche in base al numero dei plessi partecipanti. Tutte riceveranno sacchetti di plastica trasparente per partecipare all’iniziativa.
L’avvio è previsto per il 9 marzo, mentre la conclusione è fissata per il 2 giugno.
Siccome diversi circoli didattici e istituti superiori hanno più plessi, la partecipazione è intesa per singoli plessi scolastici. All’atto dell’accreditamento i plessi partecipanti dovranno indicare il numero esatto della singola popolazione scolastica (studenti, docenti e personale).
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