Al Comune di Salerno viene chiesto un risarcimento – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – per alcuni compensi contrattuali maturati, e calcolati in ben due milioni, nel periodo post crollo del settore 2 di piazza della Libertà.
Una richiesta alla quale il Comune si è opposto non soltanto chiedendo la riunificazione del procedimento con quello che la stessa amministrazione ha intentato contro un’altra società o, in subordine, l’eventuale sospensione in attesa che arrivi a sentenza il procedimento avviato nel 2015.
I soldi dei salernitani buttati a decine di milioni per quella piazza di abbellimento ed arricchimento di valore del condominio privato Crescent costruito sui nostri beni spazi spiaggia demanio ed a danno del più grande e centrale economico parcheggio pubblico esistente allora di tutte le attività (con nostre tasse anche per espropri abbattimenti risarcimenti), dei posti di lavoro esistenti in luogo, di albergo storico dove alloggiarono pure presidenti americani, di scuola istituto nautico pubblico moderno, tutti abbattuti insieme ad imprese attività private cantieri nautici grossisti e ricambisti, a rischio per i salernitani per la deviazione/insabbiamento/intubatura/costrizione del torrente Fusandola fatta a favore del condominio privato.
E poi ci si meraviglia dei debiti del comune, di 190.000.000 di euro da ripianare con soldi beni e multe dei salernitani ed aumento futuro di tasse già le più alte di Europa, e ciò nonostante il comune abbia alienato tutti nostri beni superfici sottosuoli colline spiagge immobili conti pubblici patrimoni pubblici agli amichetti dei de lucra e chiesto aiuti al governo nazionale per evitare il fallimento.
Eh beh, se si costruisce ignorando DOVE si costruisce, pensando che l’ingegneria (con 4 soldi in tasca) può tutto. Le società d’ingegneria e i tecnici, dalle nostre parti, quasi solo a questo servono: capri espiatori, muniti di timbro, di danni progettati altrove
Dilettanti allo sbaraglio.
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